Coronavirus, Veretout: "Roma una città morta, è spaventoso"

Il centrocampista: "È complicato vedere le immagini degli ospedali o legate al virus, preferisco vedere quelle dei balconi dove si canta"
Coronavirus, Veretout: "Roma una città morta, è spaventoso"© LAPRESSE
3 min

ROMA - Jordan Veretout racconta la surreale atmosfera che si percepisce a Roma. Negozi chiusi, pochi passanti, il silenzio di una città che sta rispettando le regole per evitare la diffusione del Coronavirus: “Quando mia figlia mi ha chiesto se poteva uscire in giardino o se ci fosse la bestia, le ho risposto che c’è una piccola bestia nell’aria, ma poteva uscire a giocare in casa - le sue parole del centrocampista a L'Equipe -. Roma, ora, è una città morta. Di solito è una città sempre affollata, occupata. Le grandi piazze, il Vaticano, bisogna davvero immaginarle sempre piene. Nel mio quartiere c’è sempre rumore di fondo. Lì, quando esco in giardino con le mie figlie, c’è una sensazione di vuoto, di niente, è un po’ spaventoso. Ma viviamo così ora". 

Roma, El Shaarawy prepara il ritorno... Con i like sui social

Veretout guarda però il lato positivo nel restare a casa. "Posso stare di più con le figlie. Realizziamo disegni, giochi da tavolo, abbiamo organizzato una caccia al tesoro. Balliamo e giochiamo a nascondino. Quando i giochi saranno esauriti, le mie figlie mi taglieranno i capelli. In questo momento, anche loro sono confinati. Spieghiamo alla più grande perché dovremmo rimanere in casa. È complicato vedere le immagini degli ospedali o legate al virus, preferisco vedere quelle dei balconi dove si canta. Non sono sorpreso, gli italiani mostrano sempre solidarietà ed è molto bello. Il calcio è la mia passione, quindi necessariamente mi manca. Questo ritmo, con allenamento e partite, è la mia vita. Abbiamo un programma di allenamento basato su corse e altre cose ma che non sostituisce una sessione collettiva e il piacere del gioco. E il calcio riguarda le emozioni da condividere con il pubblico. Mi manca”.

Sarah, compleanno in isolamento. Il regalo di De Rossi è... Fatto in casa


© RIPRODUZIONE RISERVATA