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ROMA - Ventiquattro ore per restare insieme o dirsi addio. Sono ore molto calde a Trigoria, oggi si decide il futuro di Henrikh Mkhitaryan. O meglio, il trequartista armeno darà la sua risposta definitiva sulla permanenza o meno alla Roma. Il club giallorosso lo scorso gennaio ha esercitato l'opzione per il rinnovo di un'altra stagione, il trequartista armeno ha tempo fino a mezzanotte per inviare una pec a Trigoria e annunciare il suo addio dalla capitale. Se invece non arriverà nulla, vorrà dire che il matrimonio continuerà ancora per un'altra stagione.
In realtà nell'incontro che ha avuto luogo una settimana fa a Trigoria, Tiago Pinto per ribadire la stima nei confronti dell'armeno aveva proposto anche di rivedere i termini del contratto offrendogli un biennale con opzione per il terzo anno a cifre leggermente più elevate. La risposta data da Raiola al general manager è stata "Grazie, vi faremo sapere". Per il momento non ci sono stati contatti tra le parti, il potente procuratore nei giorni scorsi ha sondato il terreno con il Milan, il Monaco e lo Zenit, il club più interessato all'acquisto dell'ex Arsenal.
E Mkhitaryan? Sta bene a Roma, ama la città ed è riconoscente al club giallorosso per gli sforzi fatti in questi anni di pandemia. La moglie è innamorata della capitale: lei voleva andar via a tutti i costi dall'Inghilterra (hanno una casa di proprietà a Londra, rimasta vuota) e avevano scelto Roma per il clima e la bellezza della città. La moglie, che ha partorito nella capitale il primogenito, non vorrebbe andare in nessun altro posto. Entro mezzanotte tutti sapranno il futuro di Mkhitaryan.