Roma, Karsdorp lo stakanovista: infortuni alle spalle, ora studia i cross

Tanto lavoro sulla fascia, ma sul fondo ha bisogno di migliorare: con un po' di riposo e un vice può essere un'arma in più per Mourinho
Roma, Karsdorp lo stakanovista: infortuni alle spalle, ora studia i cross© AS Roma via Getty Images
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ROMA - Da oggetto misterioso e sempre infortunato, Rick Karsdorp adesso è diventato lo stakanovista della Roma, l’imprescindibile dello Special One che in questo avvio di stagione lo ha impiegato in tutte e dodici le partite di campionato, saltando solo 35 minuti di gioco su 1080 totali. Soltanto Gianluca Mancini e Rui Patricio sono stati impiegati più di lui, ma di mestiere uno fa il difensore centrale, e corre un po’ di meno rispetto a un uomo sulla fascia, e l’altro il portiere. E allora nella speciale classifica soltanto Di Lorenzo e Mario Rui sono i terzini che hanno giocato di più in questo campionato: entrambi del Napoli ed entrambi facilitati da tattiche di gioco già ben collaudate con Spalletti. Un terzo gradino del podio che probabilmente Karsdorp si sarebbe risparmiato per rifiatare ed essere più lucido nei momenti chiave della partita.

Era partito nel migliore dei modi, con due assist in Conference League e uno in campionato, poi inevitabilmente con il lavoro a tutta fascia il suo rendimento (come tutta la squadra) si è abbassato finendo anche contro il Venezia con davvero poche energie e tanti chilometri percorsi.

Il suo lavoro è importante, ma a volte inefficace per come lo conclude. Parliamo dei cross. Tante volte Karsdorp si è trovato sul fondo dopo una delle sue solite discese sulla destra, ma è stato poco lucido nel passaggio in area. Su 40 cross tentati, soltanto 11 sono riusciti, per un solo assist vincente trovato in campionato. Karsdorp deve migliorare su questo aspetto perché può essere decisivo per la Roma. L’olandese è tra i terzini che hanno trovato più occasioni nel cross, ma anche tra quelli che ne hanno sfruttati meno. Theo Hernandez del Milan, ad esempio, ne ha tentati tredici, e nei tre riusciti ha trovato altrettanti assist: meno cross ma maggiore precisione.

Per questo Mourinho vuole più lucidità dal fondo, ma anche che l’attacco riesca a sfruttare di più i cross riusciti e che arrivano in area. La costruzione del gioco è necessaria per trovare reti e punti, e su questo aspetto il tecnico sta puntando tanto cercando di far sfruttare il più possibile l’arma Karsdorp dalla destra. Dove la Roma attacca maggiormente. Matias Viña ha infatti caratteristiche diverse dall’olandese: crossa di meno (16 tentati, 5 riusciti) ma verticalizza di più sull’esterno offensivo che ha davanti: 43% dei passaggi in avanti rispetto ai 29,% di Karsdorp. Tiago Pinto gli regalerà una riserva dal mercato invernale per permettergli di non giocare tutte le partite fino al 90’, lui invece promette maggiore cura e attenzione nel completare il cross. Gli diamo un obiettivo stagionale: dieci assist in campionato. Con più precisione e aiuto dei suoi colleghi non è una missione impossibile.


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