Roma, c’è un nome nuovo per l’attacco: l’obiettivo è Zaha

Contatti per l’ivoriano del Crystal Palace, che va in scadenza nel 2023: Mourinho lo ha conosciuto in Premier League
Roma, c’è un nome nuovo per l’attacco: l’obiettivo è Zaha
Roberto Maida
4 min

ROMA - Piano B, anzi piano Z. Dybala resta la prima scelta, soprattutto perché è la scelta di José Mourinho, ma la Roma si è mossa anche per un altro attaccante: si tratta di Wilfried Zaha, nazionale ivoriano classe ‘92, freccia del Crystal Palace. I contatti con l’entourage sono cominciati nei giorni scorsi. Non c’è ancora niente di concreto a parte un interessamento reale. Zaha ha il contratto in scadenza nel 2023 e a Londra non ha ancora negoziato il rinnovo. Molto dipende dunque dalle richieste del Crystal Palace, che lo valuta almeno 20 milioni di euro, oltre che dalle cessioni che riuscirà a finalizzare Tiago Pinto.

Parabola

La storia di questo ragazzo è piuttosto singolare. Nato in Costa d’Avorio, si trasferisce in Inghilterra giovanissimo tanto da entrare presto nel vivaio del Palace. Dopo aver debuttato in Championship, la seconda divisione, attira l’attenzione del Manchester United che l’ha acquistato nell’estate 2013, la prima del dopo Ferguson: la transizione affidata a David Moyes è però disastrosa e costa l’esonero all’allenatore. Anche Zaha non sfonda: solo due presenze. Tanto che lascia lo United dopo una sola stagione e, in seguito a un altro campionato deludente a Cardiff, torna al Crystal Palace per 5 milioni di euro. Qui piano piano rinasce, fino a raggiungere il top del rendimento nelle ultime due annate: segna rispettivamente 11 e 14 gol in Premier League, giocando spesso da ala sinistra ma anche in altri ruoli dell’attacco. La rivincita sullo United si compie nell’ultima giornata dell’ultimo campionato: Zaha segna il gol che regala la vittoria al Palace (1-0). Curiosa è anche la sua carriera in Nazionale: avendo acquisito molto presto il passaporto britannico, ha esordito in due amichevoli dell’Inghilterra salvo poi optare per il Paese di famiglia. Ha potuto farlo perché aveva giocato solo partite non ufficiali.

Tendenza

Se dovesse arrivare alla Roma, sarebbe il quarto calciatore importato dalla Premier League dall’arrivo di Mourinho dopo Abraham, Rui Patricio e Matic. Ma è ancora presto per parlare di questo come del ruolo che occuperebbe nell’ipotetico 3-4-1-2 disegnato dall’allenatore: per velocità e attacco della profondità Zaha sembra adatto a giocare da seconda punta, oltre che da esterno offensivo.

Il resto

Intanto Tiago Pinto si dedica alle cessioni e ha dato mandato a diversi mediatori di trovare offerte per i tanti esuberi ancora a libro paga. Anche per questo ha rinunciato a Davide Frattesi, che giovedì ha raggiunto il ritiro del Sassuolo pubblicando una foto “delusa” in una storia di Instagram (poi rimossa). Frattesi era convinto che fosse la volta buona per tornare alla Roma ma non ha convinto il suo club ad abbassare le richieste, nonostante il pressing dell’agente Riso. La questione per adesso è chiusa. Ma Mourinho ha avuto garanzie sull’acquisto di almeno un centrocampista di qualità. Non Aouar, che è stato valutato ma costa troppo. Se ne arrivassero due, di mezzali, partirebbe Veretout che però a oggi resta un calciatore della Roma: giocherà anche l’amichevole di oggi contro il Trastevere. Capitolo difensori: ieri Pinto ha ricevuto a Trigoria il procuratore di Kumbulla, Gianni Vitali. Non è prevista la cessione di uno dei centrali, dal momento che Mourinho vuole insistere sulla difesa a tre. E in ogni caso Kumbulla è stato il primo investimento della nuova proprietà, è un 2000 che può crescere, e perciò non si muoverà da Trigoria a meno di proposte indecenti. Difficile che arrivino in un mercato poverissimo di liquidità.


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