Zaniolo a metà: nella lista Uefa però è in malattia

La prognosi è di un mese, ma sarà rivalutato entro dieci giorni: i Friedkin non fanno sconti, il giocatore resta fuori squadra
Zaniolo a metà: nella lista Uefa però è in malattia© BARTOLETTI
Roberto Maida
5 min

ROMA - Questa storia ha oltrepassato i confini dell’area sportiva, insinuandosi addirittura nelle fragilità di un essere umano. Nicolò Zaniolo è stato confermato nella lista Uefa della Roma ma resta fuori squadra. Per il momento anzi non può neanche allenarsi a Trigoria: il medico del policlinico Gemelli che lo ha visitato ieri ha accertato quanto già aveva certificato il 31 gennaio un dottore di La Spezia. E cioè che Zaniolo non è idoneo all’attività agonistica perché in preda a stati d’ansia «persistenti» che sono stati provocato dagli «eventi» traumatici dell’ultima settimana. La prognosi è di un mese, minuto più minuto meno. Ma il giocatore verrà controllato nuovamente entro una decina di giorni per valutare un possibile cambio di protocollo: nell’attesa Zaniolo si è chiuso nella sua villa romana, nel quartiere di Casalpalocco dove abitano tanti compagni, e cercherà di tenersi in forma con l’aiuto di un preparatore personale, grazie all’ampia palestra che ha fatto allestire in casa.

Fuori

Al momento la Roma non prevede di reintegrarlo. La linea dura è stata dettata dalla proprietà, che è abituata ai regolamenti degli sport americani: nel football o nel basket non è pensabile che un atleta rifiuti un trasferimento da una squadra all’altra, come invece è successo a Zaniolo con il Bournemouth. I Friedkin erano già seccati per la richiesta improvvisa di cessione, quando era stato concordato un trasferimento a fine stagione senza rinnovo del contratto (e quindi a cifre ragionevoli). E hanno perso le staffe quando si sono sentiti dettare le condizioni da Nicolò, che voleva andare al Milan. La stagione è ancora lunga, non si può escludere una distensione tra le parti visto l’interesse convergente, ma al momento la Roma e Zaniolo sono separati in casa.

Disagio

Ma perché si è arrivati davvero a una distanza così esasperata, con la necessità dell’intervento di due medici? Nella notte tra il 29 gennaio Zaniolo ha denunciato (alla Roma) un inseguimento con minacce, anche attraverso Instagram, da parte di un gruppetto di tifosi, che lo avrebbero raggiunto addirittura davanti al cancello di casa. Sconvolto, Nicolò si è rintanato nel garage e ha chiesto al padre Igor di avvisare Vito Scala, dirigente della Roma che si occupa di arbitri e non solo. Quando però la polizia, allertata dal club, si è presentata con una pattuglia, davanti alla villa di Zaniolo non c’era più nessuno. Lo shock invece non se n’era andato. Dopo una notte tormentata, padre e figlio hanno dunque deciso di partire in auto per La Spezia, per trascorrere qualche ora in tranquillità. La Roma ha dato l’ok concedendo un giorno di permesso. Nicolò era molto agitato, tanto che la famiglia ha chiesto che fosse visitato da un medico il 31 mattina, ultimo giorno di mercato. È lì che, in preda all’ansia, Zaniolo ha chiesto a Vigorelli di riallacciare i contatti con il Bournemouth dando l’assenso al trasferimento rifiutato tre giorni prima. Ma gli inglesi, per scelta del patron che aveva già investito quasi 30 milioni per Traorè del Sassuolo, non hanno più voluto trattare. A quel punto Zaniolo ha inviato a Trigoria il certificato medico, ricevendo di risposta un appuntamento per venerdì (ieri) per la visita fiscale. Il giorno dopo, il primo febbraio, il suo staff ha inviato la lettera conciliante. Un modo per tutelarsi sul piano legale in vista di un possibile contenzioso con la società.

Fuori Solbakken

Ieri invece la Roma ha pubblicato la lista Uefa, da cui non ha depennato il nome di Zaniolo. Anche qui le ragioni sono strategiche: la Roma non vuole beghe legali e soprattutto intende sfruttare la possibilità di escludere Nicolò nella prossima stagione, quando sarà stato ceduto. In questa maniera potrà sostituirlo con un altro calciatore rispettando gli accordi con l’Uefa sul fair play finanziario, che prevedono di non aumentare il monte stipendi dei calciatori eleggibili dopo ogni sessione di mercato. Ora però anche alla Roma conviene che Zaniolo torni in circolazione, se non altro per venderlo meglio in estate. Nel frattempo, nella lista c’è sempre Karsdorp che ormai è vicino al rientro in gruppo. Entrato il neo acquisto Llorente più il recuperato Wijnaldum. Manca il giovane Tahirovic che però sarà aggiunto quando maturerà i requisiti di militanza che ne permetteranno l’inclusione nella lista B. Il grande escluso però è Ola Solbakken: la lista della Roma non ha infatti ricevuto l’ok della commissione di controllo finanziario dell’Uefa, che dopo aver verificato il rispetto dei paletti del fair play ha decretato un superamento del limite dei costi della rosa. Quindi un giocatore di troppo (e un ingaggio di troppo): fuori l’attaccante norvegese che adesso dovrà cercare di trovare spazio solamente in campionato.


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