Faticanti, Pisilli e gli altri: i giovani della Roma valgono oro

Quattro talenti cresciuti a Trigoria in trionfo con l’Under 19 nell'Europeo di categoria. Protagonisti anche Mastrantonio e Missori
Giorgio Marota
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ROMA - Faticanti l’infaticabile non ci pensa a staccare la spina. Quando la Roma chiama, del resto, il cuore batte forte e le gambe tornano a girare dimenticandosi l’acido lattico che le attanaglia. Cosa farà Giacomo dopo aver giocato da protagonista il Mondiale Under 20 (argento) e aver trascinato i compagni all’oro nell’Europeo Under 19? «Ora mi godo le mie meritate vacanze, ma è chiaro che se Mourinho mi chiama per il ritiro rinuncio a tutto e lo raggiungo». Il capitano degli azzurrini ieri ha portato in Federcalcio il trofeo conquistato domenica a Malta, stringendolo forte tra le mani e scendendo per primo - come da tradizione - sia le scalette dell’aereo sia quelle del pullman. Nel gruppo che ha riscritto la storia vincendo il titolo 20 anni dopo l’ultima volta (nel 2003 c’erano Chiellini e Pazzini in campo...) si è parlato parecchio romano. Con un poker d’assi romanisti, tutti protagonisti nei rispettivi ruoli: il portiere Davide Mastrantonio è cresciuto a Trigoria prima di andare a fare le ossa in Serie C alla Triestina (10 presenze), il terzino Missori è stato ceduto poche settimane fa al Sassuolo insieme a Volpato dopo un altro lungo percorso in giallorosso; poi ci sono Giacomo Faticanti e Niccolò Pisilli, i due gioielli del centrocampo, il perno davanti alla difesa e la mezzala di inserimento. Quattro fiori della straordinaria nidiata dei 2004, guidata nell’ultima stagione da Federico Guidi fino ai playoff scudetto e alla conquista della Coppa Italia.

Romanisti campioni

«Vincere un Europeo da capitano è qualcosa di unico, è qualcosa che ti resta dentro per tutta la vita» ha detto ieri Faticanti, parlando a nome del gruppo azzurro dopo l’incontro con il presidente Figc Gravina, il n.1 del Coni Malagò e il ministro per lo Sport Abodi. Il carisma è quello giusto e Faticanti ha sempre detto di voler inseguire le orme di Daniele De Rossi; non a caso, ha preso il suo numero (16) sia in azzurro sia nella Roma. Il club, adesso, è chiamato a una scelta sul suo futuro: dopo due stagioni da titolare in Primavera, il percorso del centrocampista sembra essersi completato e adesso pare decisamente pronto per il calcio dei grandi. Mou potrebbe tenerlo in prima squadra, ma giocherebbe poco con Matic, Cristante, Aouar, Pellegrini, Bove e chissà, magari pure con un nuovo acquisto. Potrebbe partire in prestito, per poi tornare. «Mourinho è speciale, ti inculca una mentalità vincente e dai campioni della prima squadra ho imparato tantissimo» il suo racconto. Faticanti è un classe 2004, come Pisilli. Anche Niccolò è uno dei candidati a partire per il ritiro: reduce dalla doppia competizione con le nazionali e anche dall’esame di Maturità, potrebbe essere però più “fresco” a differenza del compagno Faticanti che si trascina da settimane un problema muscolare. Diversa è anche la situazione relativa al futuro: dopo 11 gol e 7 assist la Primavera sembra essere diventata stretta anche per Pisilli, il quale però ha vissuto una sola stagione (e non due come l’amico) nella massima squadra giovanile. E mentre Missori, il vicecapitano dell’U19, ha salutato definitivamente la Capitale ponendosi l’ambizioso obiettivo di conquistare un posto da titolare al Sassuolo, Mastrantonio è ancora legato contrattualmente al club di Friedkin, ma con Rui Patricio e Svilar non ci sarebbe spazio neppure per qualche spezzone. Un altro prestito appare a tutti la soluzione più conveniente.


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