Totti: "Parlare della Roma mi logora. Lukaku il top con Dybala. Vi dico chi vince lo scudetto"

Le parole dell'ex capitano giallorosso alla radio ufficiale della Lega Serie A: dal mercato fino a Mourinho, Friedkin e Spalletti ct, ecco cosa ha detto
Totti: "Parlare della Roma mi logora. Lukaku il top con Dybala. Vi dico chi vince lo scudetto"© AS Roma via Getty Images
7 min

ROMA - Da Abu Dhabi, in quanto testimonial della Serie A, Francesco Totti ha parlato in una lunga intervista alla radio ufficiale del campionato italiano, parlando di ciò che muove ognuno ad avvicinarsi a questo sport: "Il sogno è quello iniziare di tutti i bambini, quello di poter arrivare più lontano possibile, diventare calciatore, calciatore forte, di potersi divertire come facevamo da piccoli. Invece poi, man mano che vai avanti, capisci l'importanza e la passione di questo sport. Uno sport che ti fa diventare pazzo. È piacevole, divertente, passionale. C'è tutto in quella palla, è bello sia da giocare che da vedere. Nella vita bisogna sempre sognare a pensare in grande, la cosa più bella che puoi immaginare. Ma se arrivi a un punto e vedi che l'asticella non si alza, devi essere obiettivo con te stesso e dire è meglio cambiare, trovare un'altra cosa che ti faccia sentire importante".

Totti e il giudizio sull'inizio di campionato della Roma

"Siamo all'inizio, c'è un po' da raccontare, tante squadre hanno fatto un po' di partite negative inaspettate, ma il bello del calcio è questo, che ogni domenica c'è da parlare. Certo mi dispiace perché dover parlare adesso della Roma mi logora, avrei preferito essere più su in classifica, ma tutto può succedere".

Come hai vissuto le prime partite della Roma?

"Non bene, ma come diciamo noi romanisti 'siamo abituati a certe situazioni'. Siamo all'inizio, il campionato è lungo e l'obiettivo principale è ritornare in Champions. Tutto quello che verrà sarà di guadagnato".

Accoglienza Lukaku

"La bellezza di noi romanisti è che quando c'è una cosa un po' più grande, la facciamo diventare grandissima. La passione che mettono i tifosi della Roma è difficile trovarla in giro per il mondo. Questo è l'affetto che danno loro e che si spera possa essere ripagato sul campo. Lukaku un grande acquisto, un grande giocatore, un potenziale che può fare la differenza, sperando che con Dybala trovino subito una sintonia alla grande. Vedremo delle cose belle, ma un giocatore non può fare una squadra. Per centrare degli obiettivi devi avere un organico più completo. Certo, lui e Dybala in coppia sono due top player. Speriamo che possano trovarsi nel migliore dei modi prima possibile".

Cosa deve cambiare la Roma

"Devono cambiare i risultati innanzitutto, perché se continuiamo così la vedo tragica, ma mister e squadra sanno come comportarsi, come cambiare modo di approcciare le partite. Gli acquisti fatti ultimamente daranno qualcosa di più rispetto alle prime partite di campionato".

Dybala e la maglia numero dieci

"Io non sono il proprietario. L'ho indossata con amore e onore, con tutto me stesso. Normale che il prossimo numero 10 sarà un giocatore che deve sapere portare rispetto alla società, alla Roma, ai tifosi. Deve essere un giocatore che sta alla Roma per vent'anni. Non è che ce l'ho con Dybala, Lukaku o nessuno. Dare a un giocatore la maglia numero 10 per due anni o tre non avrebbe senso. E sarebbe una responsabilità in più per il giocatore stesso. Paulo, per rispetto non me l'ha mai chiesto e mai me lo chiederà, per come è fatto lui. Giustamente, da professionista quale è, ha preso un altro numero, non è stupido".

La Roma e lo Scudetto

"Non ho parlato dello Scudetto perché non è attrezzata per vincerlo, bisogna essere realisti e ci sono squadre più forti. L'obiettivo primario è tornare in Champions".

Serie A, Totti e la favorita per lo Scudetto

"Per me la Juve, poi nel calcio tutto può succedere. Non facendo le coppe ha un altro modo di lavorare e non è poco".

Il giudizio su Mourinho alla Roma

"Lui è il numero uno in questo. Come allenatore, gestore, comunicatore. Averlo in un club è la cosa ideale, anche perché ovunque è andato ha vinto, quindi chapeau. È l'arma in più di questa Roma. Va seguito e gli va data fiducia al 100%".

Il caffè con Friedkin

"Ancora non l'abbiamo bevuto quel caffè. Ancora sono chiusi i bar (ride, ndr). A settembre vediamo, se ci sarà occasione. Pure allo stadio, se dovesse capitare, un caffè al volo...".

L'addio di Matic alla Roma

"Il suo addio l'ho vissuto velocemente, non pensavo che potesse succedere questa cosa all'improvviso. Prima che succedesse faceva tutti i siparietti con Paulo in allenamento. Una sintonia che raramente si vede in uno spogliatoio, molto forte. Leggendo pensavo fossero solo dicerie, poi non so cosa sia successo".

Il pensiero sul passato a Roma

"Penso 'Mamma mia quanto è stato bello rimanere a Roma per sempre'. Lo dirò sempre. È la vittoria più bella, stare 25 anni nel club che hai sempre tifato è il sogno che dovrebbero avere tanti altri ragazzi, che purtroppo adesso sarà difficile ripetere. Le bandiere non esistono più? Per me no. Ormai il calcio è cambiato. Pellegrini? Spero possa rimanere più a lungo possibile, ma nel calcio moderno mai dire mai".

Ligabue e la canzone dedicata a Totti

"Un onore e ci tengo a ringraziarlo pubblicamente. Anche perché lui non è tifoso della Roma e quindi l'omaggio vale ancora di più. Se fossi stato ancora calciatore gli avrei dedicato un gol per ringraziarlo".

Totti, il ricordo di Mazzone

"Mi spiace non essere stato al suo funerale, ero dall'altra parte del mondo e non sono riuscito a trovare un volo. Volevo salutarlo, è come se lo avessi fatto da lontano. Per me è stato padre, mi ha dato tanto, troppo in questo modo. Mi ha gestito nel migliore dei modi. Trovare un solo aneddoto è difficile, perché ogni giorno faceva cose inaspettate. I modi, i suoi sguardi, il suo amore che trasmetteva a noi giocatori. Troppo diverso da tanti altri allenatori. Non lo dico per il rapporto che avevo con lui, ma è stato un signore in tutto. La corsa in Brescia-Atalanta è significativa. Sul 3-1 pensa ai cori contro i romani e non a recuperare la partita. Sono cose istintive. Quello che pensava diceva e al 99% era tutta verità. Lo hanno rispettato tutti, vuol dire che qualcosa di grande ha fatto".

Cristian Totti a Frosinone

"Non credo che il nome possa pesare. Ovunque andrà il nome sarà sempre quello, non potrà essere cambiato. Dovrà essere bravo lui a metterlo da parte e gestire le emozioni quando scende in campo. Gli haters sono persone inesistenti per me, che sicuramente avranno anche dei figli e questa è la buona educazione che danno ai giovani di adesso. Uno che si esprime così contro un ragazzo di 17 anni c'è da rispondere? No, non c'è nemmeno da leggere".

Spalletti ct della Nazionale

"Certo che sì, è la Nazionale di tutti. Adesso che l'ha presa in carica mister Spalletti sicuramente farà una grande Nazionale e vedremo delle belle partite. Un grande in bocca a lui e a tutti i ragazzi".


© RIPRODUZIONE RISERVATA