Il piano di Mourinho per curare la Roma: tattica e velocità

L’inefficacia degli esterni in fase offensiva resta un problema, la difesa a quattro diventa un’opzione
Il piano di Mourinho per curare la Roma: tattica e velocità© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Tre giorni di stop, la ripresa degli allenamenti fissata a martedì. Troppo? Il giusto visto che da ieri Trigoria si è svuotata e ad allenarsi sono rimasti davvero in pochi. Undici giocatori partiti in giro per il mondo, più altri quattro in infermeria a recuperare dai rispettivi infortuni. Ecco, lo Special One ha deciso di concedere qualche ora in più di relax a chi è rimasto nella Capitale, per poi averlo concentrato al massimo per la ripresa degli allenamenti. Servirà anche questo, una testa sgombra da qualsiasi pensiero negativo per uscire da un momento decisamente no di questo inizio di stagione. Mourinho lavora per uscirne puntando sul carattere dei giocatori, sulla loro voglia di resettare questo periodo e cominciare la stagione a partire dal 17 settembre, Roma-Empoli.

Roma, il ritorno di Dybala

Dalla testa alle gambe, da una concentrazione diversa a un ritmo più alto di gioco. In questi dieci giorni di stop il tecnico e il suo staff lavoreranno su come poter migliorare gli aspetti di una Roma ancora in costruzione, alla ricerca non di una identità ma di un sistema di gioco adatto per sfruttare al massimo le potenzialità dei giocatori. Infortuni permettendo. Ecco, Mou spera in primis di avere l’intera rosa a disposizione nel prossimo blocco di campionato. Quindi di recuperare Renato Sanches, Aouar e avere al meglio anche Dybala. Di certo non proprio tre comparse.

Roma, servono ritmo e intensità

Sperando anche che le gare delle nazionali possano restituire giocatori in forma e non acciaccati. Chi è partito, da Paredes a Lukaku fino agli Azzurri, potrà giocare e migliorare la condizione. Questo almeno si augura Mourinho soprattutto per l’argentino e per il belga, ma anche per coloro che nei prossimi giorni potranno lavorare a Trigoria come Smalling, Llorente e Pellegrini. Serve ritmo, intensità, velocità. Nella manovra e negli interventi. La Roma alterna momenti di corsa a un trotto inefficace e questo in partita diventa un problema.

Roma, ipotesi difesa a quattro

Così come lo è l’inconsistenza delle fasce nella spinta offensiva. Gol di Spinazzola a parte, gli esterni non servono assist e questo, in un 3-5-2, è un deficit importante come lo è stato la scorsa stagione. Ecco perché allora non è da escludere che Mou possa pensare alla difesa a quattro nei prossimi impegni ma anche a gara in corso. Con Cristante eventualmente ad abbassarsi per dare maggiore sostegno al reparto. Senza la spinta delle fasce, a quel punto inserire un giocatore in più in mezzo al campo potrebbe migliorare la manovra e dare maggiore supporto all’attacco. Lavori in corso, Mou studia le soluzioni per uscire dal momento negativo.


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