Lukaku re dei gol come Pelé: ora la Roma e Mourinho possono sognare

Due gol con il Belgio prima rientrare alla base: stasera torna in città e da domani si allenerà di nuovo i compagni a Trigoria
Lukaku re dei gol come Pelé: ora la Roma e Mourinho possono sognare© EPA
Roberto Maida
4 min

Due ruggiti fragorosi, due lampi improvvisi nella notte di Bruxelles sotto gli occhi di re Filippo. E quel sorriso, quei baci alla tribuna sono una promessa di allegria e serenità. Arrivano grandi notizie per la Roma: Romelu Lukaku si è sbloccato con la maglia del Belgio, segnando due gol in tre minuti nel secondo tempo della partita contro l’Estonia. E’ salito così a 8 nella classifica marcatori delle qualificazioni: nessuno ne ha fatti altrettanti nell’avvicinamento a Euro 2024. Subito dopo, tra gli applausi, ha lasciato il campo risparmiando energie per Mourinho.  

Lukaku, che impatto con il Belgio 

Aveva bisogno di pacificarsi con la sua gente, Lukaku, dopo il pessimo Mondiale di Qatar 2022. E ha sfruttato la fiducia del nuovo ct Tedesco, che proprio ieri compiva 37 anni, per migliorare il record di reti in Nazionale: ora è a 77 in 110 presenze, alla media impressionante di 0,70 a partita. Numeri forti, esaltanti, gli stessi stabiliti da Pelé con il Brasile. Per il Belgio in verità è stato tutto facile, grazie alla modestia dell’avversario. E adesso la Germania, che ospiterà la fase finale, è davvero vicina anche grazie alla contemporanea vittoria dell’Austria a Stoccolma: la coppia di testa ha staccato di 7 punti la Svezia a tre giornate dalla fine del girone. 

La doppietta di Lukaku 

Lukaku si è sbloccato dopo l’intervallo, prima su una verticale di Mangala calciando in diagonale di destro, e poi con un tiro a giro, sempre con il destro, dopo un passaggio dell’ex bolognese Theate. Ma anche nel primo tempo, nonostante i due estoni piazzati in marcatura, si è reso pericoloso con un tentativo dalla distanza. E con una sponda, che qualcuno ha addirittura chiamato assist, ha favorito la serpentina del 2-0 di Trossard. In precedenza, a testimonianza del clima favorevole al Belgio, aveva festeggiato anche l’esperto centrale Vertonghen, capitano dell’Anderlecht alla partita numero 150 con la nazionale belga. E’ stato lui, di testa, ad aprire le danze, a 14 anni di distanza dal primo gol con la maglia rossa. A chiudere la cinquina ha invece pensato l’atalantino De Ketelaere

Roma, Lukaku torna da Mourinho 

Stasera Lukaku sarà a Roma e da domani ricomincerà ad allenarsi con i nuovi compagni. Sarebbe stato meglio per Mourinho farlo lavorare due settimane a Trigoria durante la sosta ma il ct Tedesco e lo stesso giocatore hanno preferito un altro tipo di gestione. In fondo a Big Rom mancavano soprattutto le partite, step decisivo per migliorare la condizione atletica e l’intensità agonistica, e i gol. Ha trovato ciò che voleva. Domenica, salvo intoppi non auspicabili, vivrà la sua prima volta da titolare con la Roma. Probabilmente di fianco a Dybala. L’Olimpico pieno lo aspetta e spera: negli ultimi sei anni Lukaku ha sempre segnato al “vero” debutto. Nel primo caso, nel 2017 con il Manchester United, il suo allenatore era proprio José Mourinho


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