Roma, niente turn over per Lukaku. Smalling è un mistero

Il tecnico portoghese cambia poco a causa delle assenze: dubbi in difesa, Smalling ormai è un mistero
Roberto Maida
4 min

ROMA - La roccia del gol è Lukaku, che spaventa i difensori cechi con la mole dei suoi numeri realizzativi. Mourinho ne ha annunciato la presenza, a lui non rinuncia mai. Il resto è alternanza ragionata, compatibilmente con la lunga lista degli indisponibili che impoverisce le opzioni. Tra infortunati e ineleggibili per l’Europa, la Roma deve rinunciare anche contro lo Slavia Praga a 8-9 giocatori. L’ultimo in dubbio è Spinazzola, che è affaticato. «Avrò cinque bambini in panchina» sussurra sconsolato l’allenatore, che ha convocato in effetti D’Alessio, già lanciato nel precedente test internazionale con il Servette, più Pagano e Pisilli, parti fisse della prima squadra, e gli altri ragazzini Joao Costa e Cherubini.

Roma, le novità di formazione

E allora le novità principali della formazione dovrebbero essere proprio i calciatori più nominati la scorsa settimana: dopo le accuse infondate di Corona, che li hanno spinti legittimamente a presentare una querela, El Shaarawy e Zalewski hanno già reagito molto bene negli ultimi minuti di Roma-Monza determinando la vittoria. Il primo per il gol al novantesimo, vabbè, lo hanno tutti ancora negli occhi. Ma anche Nicola, pure lui partendo dalla panchina, ha lasciato il segno azionando il congegno vincente. Oggi Mourinho darà loro una chance, anche se El Shaarawy è stato provato in due posizioni diverse: esterno sinistro, con Zalewski a destra, e attaccante al fianco di Lukaku. Nel secondo caso naturalmente Belotti andrebbe in panchina.

Paredes a riposo, Cristante a centrocampo

Nel mezzo invece potrebbe essere Paredes stavolta a cominciare fuori. Ma molto dipende dalla valutazione su Cristante, che sembra finalmente destinato a riprendere il posto a centrocampo. Mourinho lo preferisce regista e mezzala in questa fase della stagione? Llorente da parte sua sta bene, ha ormai quasi una settimana di allenamenti alle spalle dopo la lesione muscolare, e stavolta ha buone possibilità di essere piazzato al centro della difesa.

Roma, il dilemma di Smalling

Non è chiaro invece se Smalling sia disponibile. Dagli indizi della scorsa settimana il suo rientro sembrava vicino, vicinissimo. Ieri invece Mourinho ha glissato sull’ipotesi di un piano per farlo giocare domenica a Milano dopo un adeguato rodaggio contro lo Slavia: «Non c’è un piano. Chris ha fatto torello e riscaldamento con noi...». Sembra una resa al dolore di Smalling, che ancora evidentemente non si sente sicuro quando “forza” in allenamento. Era tornato parzialmente in gruppo venerdì scorso ma ha bisogno di tempo per allenarsi senza soffrire e per tornare in forma. La sua ultima partita è sempre datata primo settembre: siamo ormai a due mesi di assenza.

Roma, riappare Kumbulla

Notizie migliori provengono da Renato Sanches, che ieri ha ripreso a lavorare a discreti ritmi sul campo seguendo un programma differenziato. Con lui c’era anche Kumbulla, che è entrato nell’ultima fase del lungo recupero dall’infortunio al crociato. Renato Sanches spera di andare in panchina già domenica a San Siro. E’ lo stesso obiettivo di Dybala, che sta provando il rientro-record a tre settimane dall’incidente di Cagliari. Si valuterà. Più lunghi i tempi per Pellegrini, che spera di giocare il derby del 12 novembre.


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