Il bambino Cherubini da San Basilio e il retroscena: "Ciao Lazio, meglio la Roma"

Il ragazzo dello stesso quartiere di Ultimo andò a Formello ma dopo un anno chiese di tornare indietro. E ieri ha esordito in prima squadra
Chiara Zucchelli
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"Scusate, mi sono sbagliato. Vorrei tornare indietro". Non è mai facile pronunciare queste parole, soprattutto quando sei un ragazzino e dopo appena un anno vuoi fare retromarcia. Ma Luigi Cherubini, da San Basilio, uno dei quartieri più veri ma anche più complicati di Roma, lo stesso del cantante Ultimo, aveva le spalle grosse. E come lui la famiglia. Per questo nel 2018, quando chiese di poter tornare a Trigoria dopo appena un anno di Lazio, sfruttando il vincolo annuale, tutti gli dissero di sì. La volontà c'era, il talento anche e pazienza se, nell'estate del 2017, aveva lasciato la Roma per approdare a Formello.

Roma, chi è Luigi Cherubini

Classe 2004, quando decise di fare su e già tra l'area Sud e quella Nord della Capitale, ebbe articoli di giornali e ampie discussioni a suo nome sui social. Perché era considerato uno dei talenti migliori della sua generazione e il passaggio tra le due rivali cittadine fa sempre notizia: attaccante esterno, trequartista all'occorrenza, è il capitano della Primavera e indossa, come Pellegrini in prima squadra, il numero 7. E' alla Roma dal 2013, arrivato insieme all'inseparabile amico Pagano, ed è l'ennesimo talento scovato da Bruno Conti. A portarlo a Formello un altro nome eccellente: Mauro Bianchessi, all'epoca neo direttore del settore giovanile biancoceleste. Tanto per fare un esempio: è l'uomo che aveva portato al Milan Gigio Donnarumma. Nato a Tivoli, arrivato alla Roma da Guidonia, gestito fino a un mes fa dagli stessi agenti di Pellegrini, sembrava fosse tifoso della Lazio (come molti nella sua famiglia), poi però, da grande, il cuore l'ha portato a scegliere la Roma. Non solo cuore, ma anche cervello, visto che la decisione di lasciare la Lazio dopo un solo anno per tornare a Trigoria è stata dettata dalla razionalità: il vivaio giallorosso gli sembrava, semplicemente, migliore. E l'esordio di ieri, con incoronazione finale di Mourinho, ne è la certezza.


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