Roma, boom di vendite della maglia di Dybala: i dettagli

Trascina i tifosi all’Olimpico, porta la Roma nelle finali d’Europa e rivaluta il parco giocatori
Jacopo Aliprandi
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Ruota tutto intorno a Mou. Tutto o quasi, ma dai ricavi in crescita è evidente l’impatto dello Special One sul bilancio della Roma anche nella passata stagione. Inevitabile visto quanto aveva inciso l’anno prima, sia sui conti che sul campo, una certezza ancor più grande dopo la vittoria della Conference League e quel bagno d’amore scatenato tra le vie del centro storico per i festeggiamenti del trofeo. Merito dei Friedkin e di Tiago Pinto che sono riusciti a portare Mourinho nella Capitale, ben consapevoli dell’appeal che avrebbe avuto sui romanisti, sui giocatori e naturalmente anche sugli sponsor. Merito di Mourinho che nonostante le difficoltà (solo 9 milioni investiti sul mercato per i cartellini, quello di Celik) è riuscito a compattare la squadra, superare gli ostacoli tecnici e tattici, arrivando poi a giocarsi un’altra finale, quella di Europa League. Un percorso che ha generato tra Uefa e Serie A incassi record al botteghino tra vendita libera e abbonamenti: 23,7 milioni di euro in più rispetto al 2021-2022. Effetto Mou consolidato, anche grazie agli introiti provenienti delle amichevoli e le tournée (quella in Giappone). 

Roma, i risultati in Europa

L’Europa League ha generato invece 12 milioni di maggiori proventi rispetto alla precedente stagione attraverso il percorso fino all’ultimo atto di Budapest. Ricavi che sarebbero anche potuti essere maggiori se Taylor non avesse stravolto l’andamento della gara contro il Siviglia. Sta di fatto che le vittorie, i passaggi di turno e il raggiungimento della finale hanno aumentato gli introiti rispetto a quelli (ben minori essendo una neonata competizione) della vittoria della Conference League. 

Roma, le plusvalenze realizzate

Nella voce ricavi va sottolineato il più 41 milioni legato alla gestione dei giocatori. Questo arrivato grazie anche ai 54 milioni di plusvalenze generati la scorsa stagione. Chiaramente un merito che va diviso tra il general manager Tiago Pinto e colui che è riuscito a valorizzare i giocatori tramite anche la vittoria della competizione Uefa ma soprattutto la crescita dei giovani che hanno fruttato quasi oltre venti milioni facendo respirare la Roma anche per quanto riguarda il settlement agreement. Una risorsa in questo senso preziosa per il club avere un tecnico da 26 titoli che non solo è maestro nella tattica e nel carisma ma anche nella crescita dei “bambini”. Per una rosa composta sia da grandi giocatori sia da giovani in rampa di lancio e utili in campo (vedi i gol di Felix, Volpato, o le prestazioni di Tahirovic) ma anche sul bilancio. 

Le operazioni di marketing

Ecco, l’appeal di Mou sui giocatori ha fatto la differenza per arrivare fin qui tra prestazioni e incassi. Quando poi si parla di appeal del tecnico è sottinteso parlare di quello della Roma, che naturalmente ha sotto contratto lo Special One e gestisce la parte sportiva dell’azienda giallorossa. Grazie al portoghese poco più di un anno e mezzo fa Dybala firmava per il club trascinando i tifosi verso un delirio collettivo durato un’intera stagione. E lo certificano i numeri. Quella di Paulo è stata la maglia più venduta dell’intera stagione, dal giorno della firma fino al 30 giugno 2023, andando a ruba e generando enormi introiti. Si spiega così il milione e mezzo di profitti in più dai Roma store rispetto all’anno precedente. Mou, insomma, porta trofei ma anche ricavi. Tanti ricavi. E pensare che qualcuno riteneva troppo alto il suo stipendio.


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