Roma, Lina Souloukou racconta i piani del club: "Ecco in cosa investiremo"

La Ceo del club giallorosso ha fatto il punto della situazione sulle prossime mosse della società
2 min

Decreto crescita, investimenti futuri, settore giovanile. Questi, e non solo, gli argomenti che Lina Souloukou ha toccato in un'intervista rilasciata sulle pagine de Il Sole 24 ore. La Ceo della Roma ha fatto prima di tutto il punto della situazione sullo stadio: "Stiamo lavorando alla consegna del progetto definitivo del futuro stadio di proprietà, che ha già ricevuto l'attestazione del pubblico interesse delle istituzioni di Roma Capitale. Lo spirito che ha animato questo progetto, sin dall'inizio, è stato quello di lavorare accanto al Campidoglio. Lo abbiamo fatto dalla scelta dell'area in poi, e adesso, attendiamo di capire quali indicazioni emerse dal dibattito pubblico possano essere utili per la stesura del progetto definitivo".

Souloukou: "Sbagliato abolire il Decreto Crescita"

La Souloukou spiega poi il motivo per il quale sarebbe sbagliato eliminare il Decreto Crescita con le relative agevolazioni fiscali: "Abolire le agevolazioni fiscali del decreto crescita mette in discussione le basi della competitività a livello internazionale del nostro calcio e penalizzerebbe fortemente la crescita economica dell'intero movimento. Oltretutto il calcio italiano attrae sempre più investitori stranieri che hanno acquistato la proprietà di molti club. Questi investimenti sarebbero più difficili qualora le squadre italiane venissero private della possibilità di competere ai più alti livelli".

Souloukou, il piano sugli investimenti futuri

Infine il futuro e soprattutto gli investimenti nel settore giovanile: "Il settore giovanile rappresenta sempre di più un punto fermo della nostra strategia complessiva. Poi è evidente che voci di bilancio già largamente postivie, come i ricavi da biglietteria o quelli relativi alle sponsorizzazioni o alle vendite dei negozi, saranno sempre più prioritarie fuori dal campo: strategie che puntano a un rafforzamento del brand in Italia e all'estero".


© RIPRODUZIONE RISERVATA