Roma, Mourinho in ansia: a gennaio la strada è in salita

I giallorossi perderanno N’Dicka dopo la gara contro la Juve, Mancini e Cristante sono diffidati e urge un rinforzo in difesa: si annuncia un mese difficile
Roberto Maida
4 min

Il ponte verso l’anno nuovo ha un aspetto tibetano: presente quelli traballanti delle esercitazioni militari? Già superare l’ostacolo Juventus e arrivare dall’altra parte sarebbe un’impresa di cui andare orgogliosi, una medaglia da appuntare sull’uniforme. Ma poi c’è l’ignoto perché il 2024 comincerà senza alcuna certezza per Mourinho: Mancini è acciaccato e diffidato, il suo potenziale sostituto Cristante è pure a rischio squalifica, Smalling ha lasciato intendere che su di lui è meglio non contare, N’Dicka parte per la Costa D’Avorio e il timido Kumbulla, vicino al rientro dopo un intervento al crociato, non può essere arruolato subito a tempo pieno. Insomma, con quale difesa la Roma si proteggerà a partire dal 3 gennaio, notte dell’esordio in Coppa Italia contro la Cremonese? 

Mourinho in ansia

Il mercato soccorrerà Mourinho, questo è probabile, anche se l’affare Bonucci sembra saltato definitivamente. Però oggi è il 29 dicembre, il tempo stringe. Prima bisogna pensare alla partita con la Juventus, evidentemente. Ma poi, cioè subito, occorre attrezzarsi per l’avvenire. Nella migliore delle ipotesi la Roma dovrà adattare un terzino oppure un centrocampista (oltre a Cristante può tornare utile Bove) nel ruolo di difensore centrale. In caso di squalifiche e infortuni invece Mourinho dovrebbe disegnare ex novo un reparto e farebbe fatica persino a ripristinare il sistema a quattro, perché si ritroverebbe tra le mani un solo giocatore adatto: Llorente, arrivato giusto un anno fa a fine mercato come appendice di un quartetto rodato e ora scopertosi pilastro insostituibile per affidabilità e carisma.

Roma, problemi e infortuni

E così viene da sorridere pensando a chi in estate riteneva scontata la conquista di un posto in Champions per la Roma, soprattutto a seguito del benedetto ingaggio di Lukaku. Il diamante Dybala, che probabilmente giocherà titolare domani da ex a Torino, fin qui è stato sfoggiato per appena 941 minuti, il 45 per cento del totale. Smalling si è fermato il primo settembre, dopo tre partite intere e un punto in classifica, senza più riemergere dagli abissi di una gestione misteriosa. Renato Sanches, vittima delle «cicatrici emotive» come direbbe Mourinho, tornerà al Psg a gennaio come un pacco reso ad Amazon. Aouar, giocatore promettente, ha segnato 2 gol ma ha faticato ad adattarsi al calcio italiano e si è infortunato due volte: Mourinho rivedrà anche lui dopo la Coppa d’Africa, o comunque fin quando l’Algeria sarà in corsa nel torneo. Tutto qua? Macché. Spinazzola, miglior terzino dell’Europeo 2021, si è smarrito aspettando un rinnovo contrattuale che non gli verrà proposto, Pellegrini sta tornando in forze e ha recuperato fiducia dopo il prezioso gol al Napoli ma ha comunque giocato solo 630 minuti in stagione, che per un capitano sono pochissimi. In questo quadro, che il quarto posto disti appena tre punti è un fatto che tiene accesa l’ambizione di Mourinho. E’ una base per sperare.

Roma, calendario complicato

Ma le prossime salite possono peggiorare la classifica: dopo la Juventus, che allo Stadium la Roma ha battuto solo una volta quando non contava nulla (3-1 nell’agosto 2020, in pieno Covid), vanno scalate la collina Atalanta e la montagna Milan, con il probabile tappone intermedio chiamato derby di Coppa Italia. Non ci sono pause, non ci si inventa niente. E’ il momento delle occasioni da prendere ma anche, forse, dei danni da limitare: gennaio in fondo dura solo un mese.


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