Grazie Mourinho e bentornato De Rossi: emozioni, lacrime e fischi all'Olimpico

Prima di Roma-Verona protagonisti i tifosi che hanno omaggiato il vecchio allenatore e non solo: cronaca di un pomeriggio da brividi

Il saluto - e soprattutto il grazie - a José Mourinho. Il bentornato a Daniele De Rossi. I fischi ai giocatori, con il capitano Lorenzo Pellegrini tra i più bersagliati. Non è stato un prepartita normale quello di Roma-Verona e tutti sapevano che sarebbe stato così. Perchè i romanisti volevano salutare José Mourinho come meritava e perché, al tempo stesso, volevano sostenere De Rossi come meritava. E questo è stato fatto, tra cori, striscioni e lacrime. Tante.


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Mai sola mai, tanti in lacrime per Mou

Dopo la lettura delle formazioni (fischiati tutti tranne Bove, El Shaarawy, Dybala e Lukaku), quando è stata messa "Mai sola mai" in molti si sono commossi. E', più di tutte, la canzone che ha rappresentato i due anni e mezzo di Mourinho alla Roma. E' in quel momento che i ricordi si fanno sentire e compaiono i primi striscioni. Saranno tanti, tantissimi, una ventina, quasi tutti che dicono: "José uno di noi", "Grazie José". Un paio spiccano: in Tevere scrivono: "E' stato un privilegio averti dalla nostra parte" e "Hai difeso la nostra gente, ci hai portato alla vittoria. José Mourinho eterna gloria", la curva lo ringrazia in portoghese e poi scrive: "Ci sono ricordi che non hanno contratto, le corse e i sorrisi che ci hani regalato, tutte le volte che ti sei schierato, per il tuo romanismo sarai sempre rispettato. Grazie Mister". A seguire una standing ovation di tutto lo stadio e un coro di un minuto abbondante tutto per lui. Con la speranza che, davanti alla tv, Mou abbia potuto vedere questa enorme dimostrazione d'amore. Infinita. Non sarà un esonero a scalfirla. 


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De Rossi, l'Olimpico è tutto per lui

Da Mourinho a De Rossi. Se la squadra è stata fischiata - ma sostenuta nei 90' - Daniele De Rossi ha ricevuto un bagno d'affetto forse scontato, ma non per questo meno emozionante. I tifosi lo hanno acclamato alla lettura delle formazioni, hanno cantato per lui e gli hanno riservato applausi e striscioni. "Sempre al tuo fianco"; "Combatti per noi", "Bentornato a casa". Quando, poco prima del fischio d'inizio, De Rossi si è accomodato davanti alla sua panchina dopo aver salutato Baroni, ha preso gli applausi e ha salutato tutto lo stadio. Poi la Sud gli ha scritto: "Tu che quella maglia l'hai sempre onorata insegna a questa squadra come deve essere sudata". Cori, e applausi. Ancora una volta. Come quando la Sud scrive: "Ci siamo lasciati con una promessa nei tuoi confronti, Oggi ci ritroviamo per continuare a mantenerla. Siamo tutti DDR". Il tutto davanti a Dan e Ryan Friedkin, ignorati.


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Il saluto - e soprattutto il grazie - a José Mourinho. Il bentornato a Daniele De Rossi. I fischi ai giocatori, con il capitano Lorenzo Pellegrini tra i più bersagliati. Non è stato un prepartita normale quello di Roma-Verona e tutti sapevano che sarebbe stato così. Perchè i romanisti volevano salutare José Mourinho come meritava e perché, al tempo stesso, volevano sostenere De Rossi come meritava. E questo è stato fatto, tra cori, striscioni e lacrime. Tante.


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