Roma, slitta l'annuncio del nuovo ds: cosa sta succedendo

I Friedkin non sciolgono le riserve sull’erede di Tiago Pinto, il francese Maurice resta in attesa: tutti i dettagli
Roberto Maida
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ROMA - Sarà una volata. O forse no. Siamo sicuri che i Friedkin annunceranno subito il nuovo direttore sportivo? Se la scelta dovesse cadere su un dirigente ancora impegnato contrattualmente con un altro club, la Roma resterebbe ancora per un po’ con il ruolo vacante. Pensate ad esempio al grande favorito, il francese Florian Maurice: ha detto da tempo di voler lasciare il Rennes, la squadra dove l’estate scorsa aveva pilotato Matic, ma ancora non ha ottenuto la risoluzione del contratto e potrebbe trattenersi in Francia fino al termine della stagione. Intanto in Italia arriverà tra pochi giorni per sfidare il Milan in Europa League. Potrebbe essere un’occasione per capire qualcosa di più. Lui, Maurice, ieri ha tenuto a sottolineare che «non è il momento di parlare del futuro, ne discuteremo più avanti con la società».

Maurice favorito come nuovo ds

Intanto la squadra, dopo un inizio di campionato complicato, si è assestata a metà classifica grazie a quattro vittorie consecutive. Ma Maurice non è finito nella tela dell’algoritmo di Charles Gould per gli ultimi risultati. Piuttosto, gli vengono riconosciute grandi competenze nello scouting e nella valorizzazione dei calciatori. Prima di svolgere un lavoro apprezzato al Rennes, era stato dirigente del Lione. La "sua" squadra da calciatore: come attaccante, fu protagonista di una grande vittoria europea contro la Lazio all’Olimpico. Magari anche per questo sarà accolto bene dai tifosi romanisti.

Le alternative della Roma

Sempre che sia davvero questo il profilo pronto a raccogliere l’eredità di Tiago Pinto: con i Friedkin è sempre meglio non sbilanciarsi. Però più tempo passa e più appare inverosimile che la Roma abbia puntato su un direttore “svincolato”, come Ricky Massara che pure è molto sponsorizzato a Trigoria o come i due ex Lipsia, Mitchell e Vivell. Bisogna ancora pazientare per soddisfare la curiosità.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma, il commiato di Tiago Pinto

Ieri invece Tiago Pinto ha voluto scrivere un lungo messaggio di saluto indirizzato ai tifosi. Tra le tanti frasi affettuose, che svelano un lato empatico rimasto sullo sfondo nei suoi tre anni al timone, spicca il moto d’orgoglio, più volte ripetuto e non rinnegato: «Ho lasciato la Roma meglio di come l’ho trovata». In quale ambito? Si riferisce forse all’equilibrio finanziario, nel quale si è impegnato moltissimo. Peccato che il suo erede, con un patrimonio calciatori più povero rispetto al gennaio 2021 e un bilancio sofferente, sia obbligato a produrre diverse decine di milioni di plusvalenze entro il prossimo 30 giugno per rispettare gli accordi con l’Uefa. Se invece ci spostiamo sul piano sportivo, la verità è un’altra: quando Tiago Pinto si è insediato, con Fonseca allenatore, la Roma era terza in classifica.


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ROMA - Sarà una volata. O forse no. Siamo sicuri che i Friedkin annunceranno subito il nuovo direttore sportivo? Se la scelta dovesse cadere su un dirigente ancora impegnato contrattualmente con un altro club, la Roma resterebbe ancora per un po’ con il ruolo vacante. Pensate ad esempio al grande favorito, il francese Florian Maurice: ha detto da tempo di voler lasciare il Rennes, la squadra dove l’estate scorsa aveva pilotato Matic, ma ancora non ha ottenuto la risoluzione del contratto e potrebbe trattenersi in Francia fino al termine della stagione. Intanto in Italia arriverà tra pochi giorni per sfidare il Milan in Europa League. Potrebbe essere un’occasione per capire qualcosa di più. Lui, Maurice, ieri ha tenuto a sottolineare che «non è il momento di parlare del futuro, ne discuteremo più avanti con la società».

Maurice favorito come nuovo ds

Intanto la squadra, dopo un inizio di campionato complicato, si è assestata a metà classifica grazie a quattro vittorie consecutive. Ma Maurice non è finito nella tela dell’algoritmo di Charles Gould per gli ultimi risultati. Piuttosto, gli vengono riconosciute grandi competenze nello scouting e nella valorizzazione dei calciatori. Prima di svolgere un lavoro apprezzato al Rennes, era stato dirigente del Lione. La "sua" squadra da calciatore: come attaccante, fu protagonista di una grande vittoria europea contro la Lazio all’Olimpico. Magari anche per questo sarà accolto bene dai tifosi romanisti.

Le alternative della Roma

Sempre che sia davvero questo il profilo pronto a raccogliere l’eredità di Tiago Pinto: con i Friedkin è sempre meglio non sbilanciarsi. Però più tempo passa e più appare inverosimile che la Roma abbia puntato su un direttore “svincolato”, come Ricky Massara che pure è molto sponsorizzato a Trigoria o come i due ex Lipsia, Mitchell e Vivell. Bisogna ancora pazientare per soddisfare la curiosità.


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