Totti e il fallo di Vanigli: 18 anni fa il retroscena con Ilary e Spalletti

Il 19 febbraio del 2006 l'infortunio più importante della carriera di Francesco: la corsa in clinica, l'operazione e il ricordo di una giornata speciale
Totti e il fallo di Vanigli: 18 anni fa il retroscena con Ilary e Spalletti© ANSA
3 min

Il 19 febbraio del 2006, 18 anni fa, Francesco Totti subiva l'infortunio più importante della sua carriera. Il fallo di Vanigli contro l'Empoli sotto la tribuna Tevere, la Roma che centrava il record delle 10 vittorie di fila, le lacrime, quella frase: "Me so rotto tutto" che gli faceva temere di perdere campionato e, soprattutto, Mondiale. La caviglia sinistra di Totti, quel pomeriggio di 18 anni fa, era davvero ridotta male e Francesco lo aveva capito subito. La corsa in ospedale, a Villa Stuart, servì solo a confermare quello che lui e il suo staff già avevano già chiaro in mente: bisognava operare. E bisognava operare in fretta, senza perdere tempo. Perché c'era un Mondiale da provare a conquistare a distanza di soli quattro mesi. Come è finita la storia si sa, con Totti sul tetto del mondo con l'Italia a Berlino con tanto di rigore decisivo nei quarti contro l'Australia. Quello che non tutti sanno, e fa un po' strano rileggerlo oggi, a distanza di diciotto anni, è un retroscena che riguarda Ilary Blasi e Luciano Spalletti.

Totti, Ilary e Spalletti: cosa è successo il 19 febbraio 2006

I due ex: l'ex moglie e l'ex allenatore, che 10 anni dopo quel pomeriggio del 2006 vissero un momento complicatissimo con l'esclusione di Totti da Trigoria e la famosa intervista del "piccolo uomo" della conduttrice. All'epoca, però, i rapporti tra i due erano più che cordiali. Totti, che era in clinica con Vito Scala e la mamma, aveva tanti dubbi se operarsi. O meglio, tante paure. Furono proprio Ilary e Spalletti, però, ad essere determinanti: lei tornò indietro con Cristian dall'aeroporto dove stava per partire per Sanremo e gli mise subito in braccio il bambino, di pochi mesi, per rassicurarlo che solo operandosi avrebbe potuto andare in Germania. Spalletti, invece, cappello scuro in testa e passo felpato, si presentò in clinica nel cuore della notte, lontano da tutti, per stare con lui e tenergli su il morale. Furono gli unici momenti, quello con Ilary e Cristian e quello con Luciano, in cui Totti scoppiò a piangere.


© RIPRODUZIONE RISERVATA