De Rossi sorride: la Roma ritrova Renato Sanches e Smalling

Entrambi sono tornati a disposizione del tecnico e possono diventare utili nel finale di stagione
De Rossi sorride: la Roma ritrova Renato Sanches e Smalling
Lorenzo Scalia
4 min
TagsRoma

Due rinforzi in più per il gran finale. Smalling e Renato Sanches sono tornati a disposizione di Daniele De Rossi, si sono allenati in gruppo e possono diventare delle armi da sfruttare sia in campionato che in Europa League da qui in poi. Al netto di altre ricadute e colpi di sfortuna. Sia il difensore che il centrocampista hanno sfruttato la sosta per smaltire gli ultimi problemi. Smalling, infatti, ha superato una distorsione alla caviglia, mentre Renato Ranches un affaticamento muscolare. Intoppi che sono andati ad aggiungersi alla loro storia clinica per nulla lineare. Adesso Daniele De Rossi tenterà il miracolo: far entrare nei meccanismi della squadra due giocatori che finora non sono riusciti a incidere.

Smalling, infortunio alle spalle

L’hanno chiamato il “paziente inglese” per il dolore ai tendini che non gli dava tregua. Mourinho invece ci era andato giù durissimo: «Smalling mi ha rovinato la stagione». Il difensore ha giocato tre partite (mezzo infortunato) a inizio stagione con lo Special One e tre nell’era De Rossi per un totale di 362’, che in realtà sono quattro gare complete. In mezzo il vuoto. E anche nell’ultimo periodo le cose non sono andate meglio a causa del trauma alla caviglia rimediato in allenamento che gli ha impedito di essere convocato contro Brighton, Fiorentina e Sassuolo. Eppure la luce si era riaccesa. Vedi la panchina contro l’Inter, i dieci minuti di Frosinone, poi la maglia da titolare contro il Torino e la mezz’ora giocata di fronte al Monza. Segnali importanti da parte di un giocatore che alza inevitabilmente la dose di esperienza in difesa. Il recupero di Smalling è una notizia fondamentale non tanto in ottica Lecce, ma in vista dell’andata dei quarti di finale di Europa League contro il Milan. La coperta, infatti, è corta lì dietro alla luce della squalifica di N’Dicka e dell’indisponibilità di Huijsen, il cui nome non è stato inserito nella lista Uefa. Certo, ci sono Mancini e Llorente, ma avere Smalling a bordo, in forma o comunque disponibile, non fa scattare la parola emergenza.

Sanches, obiettivo lasciare il segno nel finale di stagione

Il portoghese ha più presenze di Smalling (10 contro 6) ma i minuti in campo sono stati appena 231. Praticamente nulla. L’ultimo affaticamento muscolare che ha smaltito si è andato ad aggiungere a tante panchine, a una distorsione alla caviglia, altre noie muscolari, l’influenza e uno stiramento alla coscia. Stop and go continui. Continuità? Zero. Anzi, sotto zero. La grande scommessa di Tiago Pinto è stata persa. Perché Renato Sanches non ha dato garanzie sul piano fisico. Al momento è certo il suo ritorno al Psg a fine stagione per fine prestito. A gennaio poteva salutare Trigoria, lo volevano in Turchia, ma è voluto restare in giallorosso per riscrivere la sua storia. Lui ci crede e conta di dare una mano alla Roma per l'obiettivo quarto posto, anche se Cristante, Pellegrini e Paredes sono intoccabili a centrocampo, oltre al fatto che Bove e Aouar stanno davanti nelle scelte sulla mediana. Renato Sanches, nella parentesi De Rossi, ha messo da parte solo una manciata di minuti nel finale di Roma-Torino e nient’altro. Ora spera di scalare le gerarchie per sentirsi di nuovo un giocatore vero, per dire addio per sempre all’infermeria, la sua seconda casa.


© RIPRODUZIONE RISERVATA