Roma, cosa rischia Mancini per l'episodio della bandiera dopo la vittoria nel derby

Il difensore è finito al centro delle polemiche per un gesto offensivo nei confronti della Lazio: la Procura federale ha aperto un'indagine. Ecco cosa prevede il regolamento
Valerio Minutiello

Mancini è finito al centro delle polemiche per i festeggiamenti post derby. Il difensore, che ha deciso la sfida con il suo gol di testa, ha sventolato una bandiera della Lazio con al centro un topo per alcuni secondi sotto la Curva Sud. Un gesto che ovviamente ha fatto molto discutere. 

Cosa rischia Mancini, la Procura ha aperto un'indagine

Escludendo che l’arbitro abbia visto e inserito l’accaduto nel referto, è molto probabile che la vicenda si chiuderà con una semplice multa. L’eventualità di una squalifica è molto remota. La Procura federale ha aperto un’indagine sull'accaduto con l'ipotesi di violazione dell'articolo 4 del codice di giustizia sportiva e ha già acquisito i video. Lo ha confermato il presidente della Federcalcio Gravina: "Sono stato informato che la Procura ha aperto un fascicolo, è in atto una verifica", ha detto a margine della presentazione del nuovo centro sportivo del Palermo.

Le scuse di Mancini

C’è da dire che Mancini si è scusato subito dopo per quanto accaduto. “Non volevo offendere nessuno - le sue parole ai canali ufficiali del club -, ho esultato con i miei tifosi. Un po’ di goliardia ci può stare, sono partite intense. Ho preso la prima bandiera che mi hanno dato, ma sono cose che nascono e finiscono lì. Senza mancare di rispetto a nessuno chiedo scusa, volevo solo festeggiare con i tifosi”. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Milan nel 2022 e Ambrosini nel 2007: i precedenti

Ci sono alcuni precedenti, come ad esempio quello che coinvolse alcuni giocatori del Milan due anni fa, quando nei festeggiamenti per lo scudetto esposero uno striscione offensivo contro gli interisti. In quel caso la vicenda si è conclusa con il pagamento di ammende da parte dei quattro calciatori coinvolti (Theo Hernandez, Krunic, Maignan e Tonali) e del club (12mila euro) per responsabilità oggettiva. C'è anche il precedente di Ambrosini, che nel 2007 in occasione dei festeggiamenti per la settima Champions del Milan espose uno striscione offensivo nei confronti dell'Inter sul pullman scoperto: glielo avevano passato dei tifosi. L'ex centrocampista chiese scusa con una lettera pubblicata sul sito del Milan, e anche il club rossonero si scusò pubblicamente con l'Inter. Ambrosini fu deferito per l'accaduto e alla fine pagò una multa di ottomila euro. Un'ammenda della stessa cifra venne inflitta anche al club rossonero, 


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Mancini è finito al centro delle polemiche per i festeggiamenti post derby. Il difensore, che ha deciso la sfida con il suo gol di testa, ha sventolato una bandiera della Lazio con al centro un topo per alcuni secondi sotto la Curva Sud. Un gesto che ovviamente ha fatto molto discutere. 

Cosa rischia Mancini, la Procura ha aperto un'indagine

Escludendo che l’arbitro abbia visto e inserito l’accaduto nel referto, è molto probabile che la vicenda si chiuderà con una semplice multa. L’eventualità di una squalifica è molto remota. La Procura federale ha aperto un’indagine sull'accaduto con l'ipotesi di violazione dell'articolo 4 del codice di giustizia sportiva e ha già acquisito i video. Lo ha confermato il presidente della Federcalcio Gravina: "Sono stato informato che la Procura ha aperto un fascicolo, è in atto una verifica", ha detto a margine della presentazione del nuovo centro sportivo del Palermo.

Le scuse di Mancini

C’è da dire che Mancini si è scusato subito dopo per quanto accaduto. “Non volevo offendere nessuno - le sue parole ai canali ufficiali del club -, ho esultato con i miei tifosi. Un po’ di goliardia ci può stare, sono partite intense. Ho preso la prima bandiera che mi hanno dato, ma sono cose che nascono e finiscono lì. Senza mancare di rispetto a nessuno chiedo scusa, volevo solo festeggiare con i tifosi”. 


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