Arriva Dan Friedkin a Roma e succede sempre qualcosa di grosso: ormai è una costante. Il presidente è sbarcato ieri a Trigoria, ha voluto incontrare De Rossi, dopo l'allenamento, e insieme al figlio Ryan gli ha comunicato la decisione presa. Ma perché, si è chiesto qualcuno, fare un annuncio del genere a poche ore da una partita così importante? Anche perché è un annuncio anomalo: per i dettagli ci risentiamo tra qualche giorno, il senso, intanto sappiate che De Rossi resterà a lungo il nostro allenatore.
Rinnovo De Rossi, da cosa nasce l'annuncio dei Friedkin
Ci sono due aspetti da valutare. Il primo: i Friedkin hanno voluto dar forza a De Rossi comunicando la loro scelta indipendentemente dal risultato della partita di oggi, importantissima. Se la Roma dovesse passare poteva sembrare una decisione dettata dall'entusiasmo, se dovesse uscire poteva sembrare una "toppa" per distogliere l'attenzione da un obiettivo sfumato. Invece, così, i Friedkin hanno messo le carte in tavola: De Rossi resta per quanto fatto finora e per tutto quello che ha dimostrato in questi mesi. Il secondo aspetto è di natura pratica: al netto di quello che sarà, c'è una stagione da organizzare. Il mercato, il ritiro, le scelte sulle amichevoli: farlo con un allenatore in bilico è complicato. Adesso, invece, sarà tutto più semplice. Ma da domani. Per De Rossi e la Roma, ora, c'è solo il Milan.