Cristante, prova tv per bestemmia? Perché non è sanzionabile

In questo caso la presunta, e non dimostrabile espressione blasfema, manca di audio: c'è solo il video delle telecamere e la giurisprudenza del giudice sportivo è chiara
Giorgio Marota
2 min

Dopo Roma-Juve si torna a parlare della famosa "prova tv" per una possibile (ma non certa) espressione blasfema pronunciata da Bryan Cristante al minuto 73 della sfida dell'Olimpico. Regole alla mano, la procura federale potrebbe ora chiedere al giudice sportivo di prendere in considerazione l'accaduto e fare in modo, eventualmente, che il centrocampista sia fermato per un turno di campionato. La prossima partita è Atalanta-Roma, uno scontro diretto decisivo per la qualificazione in Champions League.

Cristante, mancanza di audio

Sulla base dei precedenti e della giurisprudenza fin qui adottata, però, è molto difficile che questo avverrà ed è viceversa altamente probabile che Cristante sia regolarmente a disposizione di De Rossi per la sfida del Gewiss Stadium in programma domenica prossima alle 20.45. La procura ha infatti a disposizione il video, ma senza l'audio. E se non c'è audio, qualsiasi espressione non risulta sanzionabile poiché resta un'incertezza più o meno ampia in ordine alla frase proferita. Cristante potrebbe aver pronunciato qualsiasi parola che finisca con "io".

Il precedente

Diverso è il caso in cui fosse presente del materiale sonoro. Ad agosto il portiere del Frosinone, Stefano Turati, fu fermato per un turno dal giudice perché era stato "chiaramente inquadrato nelle riprese televisive mentre proferiva un'espressione blasfema, udibile e individuabile senza margine di ragionevole dubbio", come si poteva leggere nelle motivazioni della squalifica.


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