Paredes mai così presente. E spunta il retroscena sul contratto

Fermato due giornate, salta Empoli e l’esordio del 2024-25. Un punto fermo per De Rossi, ed ha un’opzione per il rinnovo
Chiara Zucchelli
3 min

ROMA - A trent'anni Leandro Paredes è nel pieno della maturità. Brinderà alla cifra tonda il 29 giugno, immerso nella Coppa America ed è quello che avrebbe voluto. Probabilmente avrebbe anche voluto chiudere con la Roma in modo diverso: domenica a Empoli, la città dove è esploso, ha mantenuto bellissimi ricordi e ha vissuto i primi tempi da giovane papà, non ci sarà perché squalificato dopo il rosso contro il Genoa. Una mazzata, visto che non ci sarà anche nella prima giornata del prossimo campionato e forse questo è l'unico aspetto che, a 30 anni, può migliorare.

Paredes mai così presente

Paredes, infatti, è tornato a Roma dopo gli anni di San Pietroburgo, Parigi e Torino profondamente cambiato: fisicamente ha messo su due o tre chili di muscoli, i tatuaggi sono aumentati ma è cresciuta, e tanto, anche la sua personalità. I trofei in giro per l'Europa e con l'Argentina gli hanno consentito di avere un palmares e una leadership fuori dal comune tanto che la Roma, senza Dybala, i rigori li fa battere a lui. Leandro, che ha preso casa esattamente nello stesso quartiere dove abitava sette anni fa e fa esattamente la stessa - riservata - vita, ha giocato 49 partite segnando 5 gol e servendo sette assist. Per capire che tipo di stagione è stata la sua basti pensare che mai in carriera aveva giocato così tanto e solo nel 2017-2018, allo Zenit, aveva segnato di più (6 reti).

Paredes, problema cartellini

Nonostante un avvio lento, complici i tanti mesi con poche partite e le difficoltà strutturali della Roma, con il passare delle settimane Paredes si è caricato la squadra sulle spalle senza mai voltarsi indietro. L'arrivo di De Rossi, di cui indossa l'amata 16, lo ha aiutato, ma già nelle ultime settimane con Mourinho si vedeva che le gambe giravano meglio e la testa era più libera. Merito anche di uno staff di primo livello che lavora con lui quando non è a Trigoria e ha "prestato" anche a Dybala e Azmoun. L'unico aspetto da migliorare è quello relativo ai cartellini: 18 ammonizioni e un'espulsione sono un bottino severo, con 15 gialli è il più "cattivo" della Serie A e su questo dovrà lavorare in vista del prossimo anno.

Paredes, il futuro

Anno che, per Paredes, inizierà in scadenza di contratto, visto che l'attuale accordo scade nel 2025. L'idea del centrocampista e della sua famiglia è quella di tornare a fine carriera in Argentina, dove tra l'altro stanno avviando varie attività commerciali, ma se prima il 2025 sembrava una data plausibile adesso, con De Rossi in panchina e un ruolo di personalità sempre più forte in squadra, non è detto che l'esperienza europea, e in particolare a Roma, non si prolunghi ancora un po'. Anche perché Paredes ha un’opzione per il rinnovo: deve maturare un certo numero di presenze e un paio di obiettivi personali e di squadra. Se ripeterà la stagione di quest’anno non sarà un problema.


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