Roma, mistero Hummels: per Juric non è pronto dopo un mese di lavoro

Il tedesco fatica a inserirsi nella difesa, l'allenatore non lo ha fatto entrare neanche a Boras: tutti i dettagli
Roberto Maida
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Ma quando tocca a Hummels? «Vediamo» sussurrava con un sorriso algido il diretto interessato dopo la solita partita vissuta dalla panchina, contro l’Athletic Bilbao. Sembrava dovesse debuttare a Boras, invece Juric ha preferito ritardarne l’inserimento dal momento che mancava Mancini, più adatto di lui al ruolo di centrale destro. Inoltre l’esordio sul campo sintetico poteva essere considerato un po’ rischioso. E così la Roma ha cominciato con Celik sulla linea bassa e ha lasciato spazio al saudita Abdulhamid, volenteroso quanto acerbo.  

Roma, il piano per Hummels

Lothar Matthäus, che è tedesco come Hummels e di calcio ne capisce, ha detto ai media tedeschi che «prima o poi Hummels deve giocare in questa squadra, perché ho notato che alla Roma manca sicurezza». Appunto. Ma Juric, a differenza dei commentatori, vede tutti gli allenamenti e valuta l’efficienza agonistica anche in base ai parametri registrati durante le sedute a Trigoria. Fino alla partita contro l’Elfsborg non lo ha ritenuto pronto. Forse lo avrebbe fatto entrare nel secondo tempo, se il risultato lo avesse consentito. Ma siccome la squadra doveva recuperare un gol di svantaggio ha preferito utilizzare i cambi offensivi. 

Attesa per il tedesco

Certo è strano che un campione esperto come Hummels dopo un mese intero di lavoro, senza che siano emersi infortuni a rallentarne la riatletizzazione, non sia ancora entrato nelle rotazioni della Roma. In una formazione strapiena di mancini (N’Dicka, Hermoso, Angeliño, Dybala, Soulé, Baldanzi, Dovbyk) il suo piede destro potrebbe aumentare il livello di stabilità della difesa e la pulizia dei palloni in fase di impostazione. La sua leadership, poi, migliorerebbe sicuramente l’atteggiamento dei giocatori intimoriti: a Boras in tanti arrivavano spesso sul limite dell’area avversaria ma quasi nessuno si prendeva la responsabilità di una giocata risolutiva. Quando si affrontano squadre che si difendono nella propria area di rigore le soluzioni per segnare sono essenzialmente due: allargare il gioco sulle fasce alla ricerca di un cross preciso (la Roma in questo ha fallito miseramente) oppure tentare il tiro da fuori area (specialità in cui la Roma è tradizionalmente carente, Dybala a parte). Non è riuscito nulla di tutto ciò. Con Hummels in campo, certe paure potrebbero svanire più in fretta. Anche perché parliamo di un calciatore che, per quanto vicino ai 36 anni, ha giocato titolare l’ultima finale di Champions League. Possibile che debba aspettare ancora per mostrare il nuovo numero ai suoi nuovi tifosi? 


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