Retroscena Dovbyk, cosa è successo a Trigoria dopo i due rigori sbagliati e il piano di Gasperini
ROMA - Gassperini crede ciecamente di poter recuperare al cento per cento Artem Dovbyk. Detto “mister 42 milioni”, “The Machine”, come lo chiamavano in Spagna, “il gigante buono”, il soprannome qui in Italia. Troppo buono, a tal punto che adesso nell’ambiente è diventata una critica per il suo atteggiamento molle in campo. Quello visto al momento dei due rigori sbagliati contro il Lilla, quello che invece è cambiato nella partita di domenica scorsa contro la Fiorentina. Un primo segnale di trasformazione del carattere, della mentalità, dello stile di gioco che chiede Gasperini da lui. E lo ha detto chiaramente nell’intervista di ieri rilasciata a questo giornale: «Recupero assolutamente Dovbyk, mi dispiace che sia partito per la nazionale. Lo vedo in crescita, in crescita fisica, è la cosa più importante perché lui è un giocatore essenzialmente di forza, sia per struttura sia per caratteristiche tecniche, e per rendere deve stare molto bene. Vorrei portarlo a una condizione ottimale, alla convinzione di riuscire a far valere i suoi mezzi. Lavoriamo in quella direzione. A Firenze ha fatto bene. Bisogna trasmettergli grande fiducia e senso di appartenenza, deve sapere che la squadra è con lui».
