Gasperini urla e si infuria, Dovbyk segna: così la Roma riprende il Napoli in testa© AS Roma via Getty Images

Gasperini urla e si infuria, Dovbyk segna: così la Roma riprende il Napoli in testa

Vantaggio di Hermoso, raddoppio dell'ucraino, il tecnico si arrabbia quando Circati all'87 riapre la partita: la cronaca del 3-1 dei giallorossi al Parma
Chiara Zucchelli
4 min

La foto di Roma  - Parma è tutta, ma davvero tutta, nelle urla che Gian Piero Gasperini riserva alla sua squadra quando tutti si addormentano e il Parma riapre, al minuto 87, una partita che sembrava blindata. Il tecnico, che domenica sera si presenterà a San Siro in casa del Milan da primo in classifico, sa che lo scudetto, ad oggi, è un'utopia. Ma sa pure, più e meglio di tutti, che pezzetto dopo pezzetto, la sua Roma si sta regalando punti importanti. Preziosi. Contro il Parma ne arrivano tre grazie alle reti, nel secondo tempo, di Hermoso e soprattutto Dovbyk che segna, finalmente, da centravanti vero. Una partita non semplice, perché la squadra di Cuesta non gioca male, corre, pressa e pur senza essere particolarmente pericolosa copre bene il campo.

Ferguson ko, Bailey tolto subito

Complice, ovviamente, anche la Roma che nel primo tempo è brutta e lenta, tanto che sono parecchie le immagini di Gasperini che in panchina si infuria. Parla con se stesso e con chi gli è alle spalle e sembra non farsene una ragione. È vero che la squadra è costretta a rivedere subito il piano tattico, visto che Ferguson, toccato duro da Valenti, alza bandiera bianca dopo poco più di 5', ma nessuno dei giocatori sembra ingranare. Bailey, che prende il posto dell'irlandese, sbaglia tutto quello che può sbagliare e Gasperini si arrabbia così tanto che all'intervallo lo leva per inserire El Aynaoui e rimettere più avanti Cristante. Sarà un caso, o forse no, ma l'evanescente squadra del primo tempo lascia spazio a un gruppo più reattivo, convinto, propositivo. Il vantaggio di Soulé, su ottima iniziativa sull'asse Celik - Wesley, viene annullato per fuorigioco dello stesso turco, poco prima del riposo, ma era solo l'antipasto al buonissimo secondo tempo della Roma.

Dovbyk, gol e sorrisi

Che, infatti, passa in vantaggio con Hermoso al 63': pennellata di Dybala, lo spagnolo stacca di testa anche grazie a Suzuki che scivola. Il gol libera la Roma, almeno mentalmente: ci provano Wesley, che a sinistra macina chilometri, e Dybala, ma il 2-0 arriva all 80' con Dovbyk. Proprio lui, entrato non per Ferguson, ma per Soulé al 75'.  La vera notizia non è tanto il gol dell'ucraino, ma la giocata: fa una sponda a Cristante, poi riceve il pallone in area, lo stoppa con la coscia e prima che tocchi terra lo spedisce alle spalle di Suzuki, anche qui non perfetto. A 5' dal termine Gasperini regala la standing ovation a Mancini e Wesley per inserire Ghilardi (esordio) e Rensch: l'obiettivo della Roma sarebbe solo quello di controllare ma dopo un secondo arriva il gol del Parma con Circati. Prima rete degli emiliani fuori casa, Gasperini in panchina diventa una iena vista la dormita della sua difesa che non contrasta la spizzata di testa di Benedyczak e si perde l'inserimento dell'italo-australiano. I tre minuti di recupero sono buoni solo per sentire, ancora, le urla di Gasperini e per vedere Dybala che conquista una punizione d'oro. Buona per far passare il tempo ed aspettare il fischio finale. Una liberazione: tre punti, primo posto ripreso e tabù Olimpico sfatato. 


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