Nel frattempo, Dia si è ammutinato. Avete chiesto un risarcimento danni da 20 milioni.
«È il nostro giocatore più pagato, il terzo bomber della scorsa Serie A. È probabile che in estate volesse andare via, ma non abbiamo ricevuto alcuna offerta se non una per il prestito. Si è rifiutato di andare in campo: è inaccettabile».
Di recente se l’è presa anche con gli arbitri. Manca qualità.
«L’ho già detto: non abbiamo ancora ricevuto un rigore a favore, ma tanti a sfavore. Siamo stati sempre molto sfortunati, mettiamola così».
Ha parlato spesso di riforme, ritiene davvero che i suoi colleghi abbiano intenzione di cambiare il calcio?
«Io percepisco un’aria nuova. Di sicuro bisogna cambiare i contratti di lavoro, oggi sbilanciati solo con doveri delle società e diritti dei calciatori, pensare al salary cap, rivedere il rapporto con gli agenti. Sul format del campionato invece dico che scendere a 18 sarebbe una follia: avremmo meno rappresentatività e meno spettacolo».
Nel 2025 cominceranno i lavori all’Arechi. Le tempistiche la preoccupano?
«Salerno tra qualche anno avrà uno degli stadi più belli d’Italia se non d’Europa. Ancora non abbiamo discusso con il comune i termini del quando trasferirci altrove e dove andare. A fine aprile prenderemo una decisione».
Lei è tra le vittime del dossieraggio abusivo. Chi voleva colpirla?
«L’episodio è gravissimo e mi auguro che la magistratura faccia in fretta. I mandanti ci sono, purtroppo mi sembra evidente. Che paghino».