Lo Spezia cambia: sta arrivando Macìa

Dopo il burrascoso addio a Pecini, è pronto il sostituto: la proprietà americana ha scelto il nuovo dt
Lo Spezia cambia: sta arrivando Macìa© Lapresse / EFE
Roberto Maida
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La crisi di governo è già finita: lo Spezia ha individuato il successore di Riccardo Pecini. Molto probabilmente il nuovo direttore dell’area tecnica sarà lo spagnolo Eduardo Macìa, 48 anni, che in Italia ha lavorato nello stesso ruolo alla Fiorentina. Le trattative sono in fase avanzatissima: l’annuncio dovrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana, dopo la partita di Napoli.

Il curriculum di Macìa

Macìa è il profilo internazionale che il presidente Piatek cercava per rilanciare il progetto sportivo del club. Si tratta di un dirigente ancora giovane ma di grande esperienza: dopo essersi affermato in Spagna, nel Valencia, è stato capo degli osservatori del Liverpool e del Leicester City, direttore tecnico dell’Olympiacos e ds del Betis. La sua parentesi a Firenze è durata poco meno di tre anni, tra il 2012 e il 2015.

La rottura

Pecini invece lascia attraverso una «risoluzione consensuale» che nasconde una frattura profonda tra le parti. Il rapporto era logoro da tempo, per incompatibilità filosofiche. La proprietà giustifica la sterzata attribuendo al dirigente due colpe. La prima in ordine di tempo è l’instabilità interna che si era creata nella scorsa stagione quando l’allenatore, Thiago Motta, è stato sfiduciato per varie settimane, salvo poi meritarsi la conferma attraverso i risultati della squadra. Il conseguente addio a fine stagione è stato la conseguenza di un gelo durato mesi. Il secondo motivo di frizione è stata l’ultima sessione di mercato: il nuovo allenatore Gotti, scelto proprio da Pecini, chiedeva un attaccante che non è mai arrivato; inoltre la cessione del capitano, Giulio Maggiore, uno dei pilastri del gruppo storico salito dalla Serie B, ha fruttato una cifra che - secondo Platek - non corrisponde al reale valore del giocatore (la Salernitana lo ha pagato 3 milioni più bonus). L’abbassamento del prezzo è stato deciso perché Maggiore rifiutava il rinnovo del contratto. Si poteva gestire meglio il caso? Pecini, che racconta una verità diversa e ritiene anzi di non essere stato abbastanza supportato dal boss, è stato giudicato responsabile della grave perdita tecnica, non compensata da un adeguato ristoro economico. Con lui saluta anche Mattia Biso, spezzino, che era il braccio destro, mentre il futuro del ds Stefano Melissano è incerto. A questo punto dipenderà da Macìa.


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