L'effetto Marino e il chiodo fisso LDL

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Tullio Calzone
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Archiviate incomprensibili incertezze e recuperata quella tenacia che era stata la cifra dirimente della passata stagione, il Bari torna nel ruolo che gli compete. Ovvero di squadra in grado di battersi ancora per la A. D’altra parte è stato da sempre l’obiettivo del presidente Luigi De Laurentiis, da un istante dopo l’immensa delusione di una promozione sfumata a pochi istanti dal traguardo che sarebbe stata comunque oro colato. Chi immagina un Bari concentrato su altri obiettivi e obbligato a tirare a campare, chissà poi da quali calcoli autolesionisti, non ha fatto evidentemente i conti né con l’ambizione del patron biancorosso né con l’interesse vero della società.

Bari, l'effetto Marino

La promozione sarebbe il modo migliore per iscrivere il proprio nome per sempre nella storia del club e un affare conclamato anche dal punto di vista economico, benché dover passare la mano sarebbe l’altro lato (spiacevole) della medaglia. Intanto, il Bari c’è, lotta ed è tornato, fattore che conta più di ogni altra cosa, nel perimetro playoff da cui continuare a scalare la classifica. È esattamente quello che ha in mente Pasquale Marino, il tecnico individuato dal ds Ciro Polito per sigillare definitivamente l’esperienza di Mignani alla guida dei Galletti che, forse, s’era esaurita proprio nella notte dell’amarezza all’Astronave con quel gol di Pavoletti a tempo quasi scaduto che catapultò il Cagliari di Ranieri incredibilmente in A.

Conferma Venezia, colpo Pirlo

Lì fissa lo sguardo anche il Venezia di Vanoli, l’allievo ed emulo di Antonio Conte che si conferma vera antagonista del Parma con la vittoria al “Liberati” contro una Ternana sempre più orfana del sindaco Bandecchi e sempre più lontana da Lucarelli mai come ora a un passo dal capolinea. Alle porte di Terni è annunciato Castori che era stato il tecnico scelto per la successione di Andreazzoli prima dell’avvento di Guida al vertice della società. Chi l’esonero lo ha scongiurato con un colpo a sorpresa è Andrea Pirlo. Samp indigesta a Corini che a Marassi incassa la 2ª sconfitta di fila dopo quella micidiale con il Lecco al Barbera, perde certezze e vede il Palermo scavalcato dal Modena. Bianco al “Ceravolo” trova il veleno nella coda e punisce oltremodo Vivarini aggiudicandosi il derby delle matricole-sorpresa di questo inizio di stagione. Ma non è ancora tempo di bilanci. Proprio no!


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