Bari, Luigi De Laurentiis: "Siamo indipendenti dal Napoli"

Dopo la frase di ADL che ha suscitato polemiche, ecco le parole del figlio, presidente del club biancorosso
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BARI - Hanno fatto discutere le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sul Bari, che poi ha dovuto chiarire sui social il fraintendimento. Su quella frase ("Il Bari è la seconda squadra del Napoli") è tornato anche il figlio di ADL, Luigi De Laurentiis, presidente del Bari: "Siamo una società (Filmauro, ndr) che ha due aziende, con due amministratori unici che gestiscono separatamente le scelte. Ci consigliamo? Può essere. Ci sono sinergie? Può essere, ma le gestioni sono indipendenti. Per questo mi sono dissociato, non è facile dissociarsi dal proprio genitore. Poi mio padre Aurelio ha compreso di esser stato frainteso e si è scusato", ha dichiarato durante la presentazione di Iachini come nuovo tecnico.

De Laurentiis: "Ci metto la faccia"

"Ci tenevo a essere qui per presentare il nuovo tecnico Iachini e per metterci la faccia come ho sempre fatto. Non è un momento facile. Perdere a giugno la finale per la promozione a cento secondi dal fischio finale ha creato grandi difficoltà. Abbiamo anche fatto errori, ma io ci metto la faccia. Mi dispiace che si creino situazioni difficili. Noi puntiamo a vincere e al risultato più importante. Sono qui da sei stagioni. Qui c'è una società che ha sempre investito e dalla D ha sfiorato la A. Vorrei che il tifo sostenesse la squadra, che ha grandi qualità. Se i tifosi vogliono parlarmi, sono pronto a confrontarmi", ha chiarito De Laurentiis.

La cessione del Bari

"La cessione del club? Amo questa piazza, l'ho sposata e ho investito tanto tempo. Ho distratto tempo dalla mia passione, il cinema. Prima del Bari, passavo quattro mesi a Los Angeles. Il Bari ha appeal. Se un giorno arriva un fondo per investire, magari verrà ceduto in mani importanti. Non abbiamo debiti", ha aggiunto il patron del Bari.

 


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