Palermo, nulla da salvare
Un’ammissione di responsabilità che gli fa onore. Ma anche la consapevolezza che questo Palermo - il peggiore della sua gestione e assai vicino a quelli bocciati negli ultimi anni, che hanno inchiodato la squadra rosanero in B - non può andare molto lontano. Non solo per la continuità che sta mancando, né per la terza sconfitta nelle ultime quattro giornate. Nello scorso torneo Pippo volò direttamente in A dopo aver inanellato addirittura otto sconfitte nell’arco di una stagione comunque trionfale. Quello che allarma è altro. Per esempio, la mancanza di concentrazione nel confrontarsi con avversari organizzati e fortissimi anche se non sono accreditati come la formazione da battere. Dovrebbe essere la qualità indispensabile per far bene in un campionato vinto dallo stesso allenatore piacentino e dominato con ben altre armi e atteggiamenti totalmente differenti da quelli messi in campo ieri pomeriggio dalla formazione rosanero.
