Ritmi serrati e infortuni, come lo Shiatsu può aiutare gli atleti

Sempre più sportivi si rivolgono a operatori Shiatsu: dalla pallavolo al calcio, ecco tutti i dettagli
Ritmi serrati e infortuni, come lo Shiatsu può aiutare gli atleti
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In un mondo in cui lo sport è sempre più centrale aumentano anche il numero di eventi e, conseguentemente, lo stress fisico a cui sono sottoposti gli atleti. L’esempio più lampante è sicuramente il calcio, che tra partite di campionato, coppe nazionali e internazionali, vede le squadre scendere in campo una volta ogni tre giorni, con un conseguente aumento di infortuni, spesso di tipo muscolare. Esistono ormai diversi metodi per prevenire e curare questa tipologia di traumi, e uno di questi è lo Shiatsu:Molti sportivi di diverse discipline si rivolgono agli operatori Shiatsu, sia per prevenire l’infortunio che per ritrovare l’equilibrio psicofisico dopo la riabilitazione”, spiega Luciana Semeraro, operatrice e insegnante Shiatsu della FISIEO, Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori. “Nel mondo della pallavolo e del basket professionistico l’apporto dell’operatore Shiatsu è ormai consolidato, ma anche nel calcio inizia ad essere usato con maggiore frequenza”.

Shiatsu e infortuni, come poter intervenire

Ma in che modo questa pratica può aiutare uno sportivo? “E’ importante sottolineare una cosa: nel momento della riabilitazione noi non dobbiamo intervenire. Il nostro intervento arriva successivamente, quando l’atleta è in fase di recupero. L’aiuto che lo Shiatsu dà è quello di rinforzare lo squilibrio che si è venuto a creare, perché dopo il periodo di riabilitazione e dolore tutto il corpo risulta scompensato. Lo Shiatsu svolge un lavoro totalitario su tutto il corpo, quindi riequilibra quella scompensazione che si è venuta a creare, riacquistando equilibrio”. Ma lo Shiatsu non è solo utile per la ripresa da un infortunio, ma anche (e
soprattutto) in fase di prevenzione: “Spesso effettuare un trattamento prima della gara può essere utile ad evitare traumi di natura muscolare. Oltre a ciò c’è anche un supportopsichico: se io sto meglio con il corpo ho meno paura di farmi male e sono più pronto a giocare”. Insomma un contributo importante che può rendere più gestibile e meno rischiosa la fitta agenda degli sportivi.


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