C'è ansia per le condizioni di Christian Kouamé, da poco tornato in Italia dopo la vittoria della Coppa d'Africa con la sua Costa D'Avorio che ha contratto la malaria. Ad annunciarlo la Fiorentina, con un comunicato ufficiale sulle condizioni del suo giocatore: "In seguito a comparsa di febbre e malessere generale nella notte tra il 20 e 21 febbraio, il calciatore C. Kouamé è stato sottoposto nella mattina di oggi al test per valutare una possibile infezione malarica, alla quale è risultato positivo".
Malaria, come si contrae
La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo, un microrganismo parassita del genere Plasmodium. La malattia si trasmette all'uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles, che diventano infette e dette "vettori della malaria". In base alla diversa specie del parassita, la malattia può avere un'intensità minore o maggiore. La malaria è una malattia comunei dei paesi tropicali e subtropicali, con circa 290 milioni di persone infette all'anno e più di 400mila morti.
Malaria, i sintomi
Il periodo di incubazione è tre gli 8 e i 14 giorni, con una particolare specie che lo rende tra i 7 e i 30 giorni. Tra i sintomi più comuni c'è la febbre, che può apparire ad intervalli, accompagnata da brividi, mal di testa, mal di schiena e sudorazione. Tra gli altri sintomi troviamo una sete intensa, dolori (muscolari e articolari), nausea, vomito, diarrea, respiro rapido e un battito cardiaco accelerato. Le infezioni possono causare possibili complicanze multiorgano, dall'insufficienza renale all'edema polmonare, fino al coma e al decesso.