Con l’arrivo del Covid e il conseguente lockdown, stiamo parlando di marzo 2020, a Roma i controllori non salivano più sugli autobus. Una regola introdotta per rispettare le norme anti contagio, ma che ha fatto aumentare (già ce n’erano molti) i furbetti che salgono su questi mezzi senza biglietto. Adesso che la campagna vaccinale sta procedendo e il numero dei positivi diminuisce in maniera costante, i controllori sono tornati sui bus romani.
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Atac: lotta ai furbetti del biglietto
“Il ritorno dei verificatori a bordo è una decisione importante che servirà anche a garantire maggiore sicurezza ai nostri clienti e il rispetto delle regole. È anche un atto di riguardo verso tutti quei clienti che in questo anno di pandemia hanno continuato a pagare il biglietto. Altri non lo hanno fatto: un comportamento inaccettabile, direi persino immorale, che abbiamo il dovere di contrastare. La lotta all'evasione è una lotta di civiltà, tanto più per un'azienda pubblica, alla quale tutti chiedono di migliorare in tutto”, sono le parole dell'Amministratore unico di Atac, Giovanni Mottura. Il ritorno dei controllori a bordo dei mezzi, fanno sapere dall’azienda, fa ripartire le azioni avviate prima della pandemia in merito alla lotta all'evasione che avevano determinato un trend positivo nel 2019: i passeggeri controllati nel 2019 sono stati infatti circa 4 milioni, il 38% in più del 2018 e il 61% in più rispetto al 2017.
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