La vergognosa accusa a Jacobs: "Chi è? E se fosse dopato?"

Washington Post e Times si scagliano contro il campione azzurro dei 100 metri: "La storia dell'atletica leggera fa sospettare"
La vergognosa accusa a Jacobs: "Chi è? E se fosse dopato?"© Getty Images
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TOKYO (Giappone) - Il primo agosto 2021 resterà una data fissa nella memoria e nella storia dello sport italiano. Il trionfo di Marcell Jacobs, nuovo re dei 100 metri con quel 9’’80 che ha portato l'Italia sul gradino più alto del podio nella disciplina regina dei giochi olimpici, ha avuto una risonanza internazionale, con tutta la stampa estera che ha voluto celebrare la vittoria da leggenda dell'azzurro. Eppure non manca chi avanza dei sospetti su Jacobs, resosi protagonista di un exploit magnifico che lo ha portato alla conquista della medaglia d'oro. Attacchi pesanti: ecco cosa è stato scritto.

La vergognosa accusa a Jacobs

"Non è colpa di Jacobs se la storia dell'atletica leggera fa sospettare un miglioramento improvviso e immenso. Gli annali di questo sport sono disseminati di campioni che in seguito si sono rivelati essere imbroglioni di droga. Sarebbe ingiusto accusare Jacobs. Sarebbe incompleto non riconoscere il contesto della sua realizzazione. Jacobs merita il beneficio del dubbio, ma il suo sport no". Così il Washington Post, nel commentare la vittoria dell'azzurro davanti allo statunitense Fred Kerley, che ha vinto l'argento con il record personale di 9"84. "Jacobs ha attribuito il suo successo a piccoli cambiamenti tangibili e un grande cambiamento intangibile. Ha ottimizzato la tecnica, migliorato la sua dieta e ha mangiato più verdure. La cosa più importante, ha detto, è che ha cambiato mentalità nei momenti più importanti", si sottolinea. Scettico anche il Times: "Da Ben Johnson a Gatlin a Coleman, l'arrivo di una nuova stella mette in allerta", scrive il giornale inglese, aggiungendo che delle 50 migliori prestazioni mondiali dei 100, a parte le 14 realizzate da Bolt, 32 su 36 sono di velocisti poi risultati positivi.


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