L'ipotesi Sinner
Per giorni, prima dell'annuncio ufficiale, era stata paventata anche l'idea di Sinner portabandiera, un'ipotesi che ha acceso - e non poco - il dibattito, anche e soprattutto social. C'era chi criticava la scelta, chi invece spingeva per vedere Jannik in testa al gruppo azzurro per coronare un 2024 da sogno. Alla fine, però, è stato lo stesso Sinner a tirarsi fuori: "Secondo me è giusto che lo faccia chi ha già vinto una medaglia d'oro, per me sarà la prima volta ai Giochi. Sento di aver contribuito insieme ad altri a far crescere il nostro tennis, ma ci sono atleti che hanno costruito la carriera sulle Olimpiadi, e lavorano quattro anni per una gara", dichiarò in un'intervista.
Malagò: "Tamberi e Errigo, che riconoscimento!"
"Un riconoscimento alla scherma e all'atletica italiana". Le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, in Consiglio Nazionale su Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, scelti come portabandiera dell'Italia alle Olimpiadi di Parigi. Sull'altista azzurro il numero uno del Coni ha aggiunto come sia un premio "al ragazzo" spiegando anche come dal 1988 con Mennea, l'atletica non avesse un portabandiera. "Gianmarco dopo Tokyo ha continuato a vincere tutto, è stato incredibile - aggiunge Malagò - Inoltre tutti hanno visto come ha caricato i suoi compagni, da vero capitano dell'atletica. Errigo? È un riconoscimento non solo alla scherma e all'atleta, ma lei è la testimonianza che si può continuare a essere atleti di vertice anche dopo esser diventata mamma di due bambini".
Olimpiadi, la gioia di Tamberi: "Portabandiera? Che orgoglio!"
"Quest'oggi non potevo ricevere notizia più bella, rappresentare la spedizione Italiana ai giochi di Parigi 2024 mi riempie d'orgoglio. Riconosco che non sono sempre riuscito a rappresentare ogni singolo Italiano in questi anni, ma credo anche che riuscire a farlo mantenendo la propria autenticità sia estremamente complesso", così Gianmarco Tamberi affida ai social la soddisfazione per essere stato scelto, insieme ad Arianna Errigo, come portabandiera azzurro alle Olimpiadi di Parigi. "Quello che so con ancora più certezza è che ho sempre dato tutto me stesso allo sport, mettendolo davanti a qualsiasi altra cosa nella mia vita. Ho cercato di essere un capitano degno del proprio ruolo. Qualcuno che potesse essere quanto più possibile di supporto ai compagni più giovani nei momenti difficili, cercando di creare un gruppo forte e soprattutto unito".
Olimpiadi, Tamberi: "Sto vivendo un sogno"
"Mi ero preparato - prosegue 'Gimbo' - all'idea che la scelta sarebbe ricaduta su Greg (Paltrinieri, ndr), un atleta e un amico del quale nutro un immensa stima. Le uniche parole che mi venivano in mente se questa fosse stata la scelta finale erano: "Sono fiero di avere un leader come lui a Parigi. Spero con tutto il cuore di poter essere per l'Italia all'altezza di questo ruolo e prometto che farò di tutto per esserlo. Un profondo grazie al presidente Giovanni Malagò, la giunta del Coni e il consiglio Nazionale, per la fiducia riposta in me e per aver ridato il ruolo porta bandiera all'atletica italiana dopo 32 lunghi anni. Sto vivendo un sogno".