Paltrinieri e la frase che spaventa i tifosi: "Devo fermarmi, forse mia ultima gara"

Il campione azzurro a caldo dopo il nono posto nella dieci km. Ma tutta Italia (fidanzata compresa) spera che arrivi fino a Los Angeles
Dalla nostra inviata Chiara Zucchelli
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E adesso Gregorio Paltrinieri che fa? Si ferma. Torna a Roma, cambio valigie e via, verso la Sicilia. Due settimane lontano da tutto e tutti nella Regione della fidanzata Rossella Fiamingo. Poi organizzerà un viaggio lontano, tra settembre e ottobre. E solo al ritorno deciderà che direzione prendere. Si dedicherà, senza dubbio, alla famiglia e alla vita privata e poi capirà, a 30 anni (li compie il 5 settembre) cosa fare della sua vita in acqua. Rossella Fiamingo, che è compagna di vita e di sport, ha ammesso che entrambi vorrebbero provare ad arrivare a Los Angeles, con Greg magari portabandiera, ma adesso quattro anni sembrano una vita. Di fatica e sacrifici difficili da immaginare. Ecco perché le parole di Paltrinieri a caldo dopo il nono posto della 10 km lasciano pensare: "Ho bisogno di fermarmi per un tempo lungo, mesi. E poi capire cosa fare. Oggi non mi è entrata la nuotata, loro sono andati tutti più forti di me. Questa potrebbe essere stata la mia ultima gara, negli ultimi tre anni, da Tokyo, ho avuto tanti momenti difficili. Davvero non so".

Paltrinieri, cosa farà adesso e le decisioni sul futuro

Possibile che l'atleta italiano con più medaglie di sempre nel nuoto alle Olimpiadi sia al passo d'addio? Possibile. Ma non sicuro. Greg è stravolto dalla fatica: dopo il bronzo negli 800 e l'argento nei 1500 sperava di fare tripletta, magari con la medaglia più pregiata, ma non ha nulla da rimproverarsi. Forse, semplicemente, non ne aveva. "Adesso so solo che ho bisogno di riposo, di riprendere le cose che ho lasciato da parte in questi ultimi tre anni. Potrebbe essere anche stata l’ultima gara, fa effetto dirlo. Se fosse così so che mi mancherebbe ma potrebbe anche non esserlo, adesso mi fermo un po'". La speranza è che sia davvero, solo, ancora un po'. Perché è vero che quattro anni sono tanti, ma è vero pure che se c'è un atleta che ha saputo far scorrere il tempo un po' più velocemente è stato lui. E allora sì, che si riposi pure. Ma poi torni.


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