Sonego: "Mio nonno era di Napoli, che emozione essere qui"

In città per l'esordio all'ATP250, il tennista italiano numero 50 al mondo fa un bilancio: "Ora ho le idee più chiare, sento di poterlo fare"
Sonego: "Mio nonno era di Napoli, che emozione essere qui"© Getty Images
Davide Palliggiano
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NAPOLI - Lorenzo Sonego ha la faccia di chi è genuinamente contento di essere dove si trova. Da due giorni è a Napoli per l’ATP250 e domani scenderà in campo nell'Arena per l'esordio nel torneo contro l’argentino Sebastian Baez (n° 37 del mondo). 

Un sorteggio che poteva andarle meglio. 

«Baez è migliorato tanto nell’arco dell’anno. Sarà una partita durissima, mi devo preparare al meglio e lottare su ogni punto. È uno che non molla, molto solido, sarà un confronto impegnativo e non vedo l’ora di scendere in campo».

Com’è stato l’arrivo a Napoli? 

«È emozionante essere qui, il circolo è stupendo, c'ero stato già anni fa per giocare il Challenger. È un posto magnifico, vedere il mare mentre ti alleni non ha prezzo: mi piace l’atmosfera, la città è una delle mie preferite in assoluto. Inoltre, mio nonno era napoletano anche se purtroppo non l’ho mai conosciuto, è mancato prima che io nascessi. Sono venuto spesso in città: con la famiglia, amici, anche da Under a giocare i campionati italiani. Sono sempre rimasto affascinato». 

Neanche un mese fa ha vinto il torneo di Metz. Può già fare un bilancio sulla sua stagione? 

«I risultati si sono visti, ora devo trovare la continuità giusta per giocare le partite di alto livello in ogni torneo. Già a inizio anno mi sentivo migliorato tecnicamente. Devo colmare ancora alcune lacune, il prossimo anno sarà ancora migliore». 

Si è preso un po’ di rivalsa dopo la mancata convocazione per la Davis?

«Sono a disposizione del capitano Volandri, più che altro è stata è una rivalsa nei confronti di me stesso. Sono contento per me: ho messo per un attimo da parte le mie passioni (la musica, nda) e mi sto concentrando solo ed esclusivamente sul tennis».

A Firenze non è andata come sperava, uscendo al 1° turno contro lo spagnolo Zapata Miralles. 

«A questi livelli può capitare di perdere, ma ho giocato una buona partita e sono uscito più che altro per meriti suoi. Adesso sto ritrovando una continuità di prestazione, più che di risultati. Ora ho le idee più chiare, sento di poterlo fare».


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