Sinner può crescere ancora: i segreti dei cambiamenti su fisico e testa

La crescita è costante e con margini di miglioramento ancora inesplorati: Umberto Ferrara, preparatore fisico di grande esperienza sta lavorando con grande cura e attenzione
Sinner può crescere ancora: i segreti dei cambiamenti su fisico e testa© EPA
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La crescita di Sinner è costante e con margini di miglioramento ancora inesplorati. Quando coach Simone Vagnozzi parla di “giocatore in costruzione” non lo fa per mettere le mani avanti. Jannik sta aggiungendo al proprio tennis un pezzetto per volta, giorno dopo giorno, per completare negli anni a venire il perfetto puzzle tecnico, tattico, fisico e mentale. Arriveranno altre vittorie, ma anche qualche sconfitta bruciante, soprattutto contro avversari che, per caratteristiche, possono (ancora) dar fastidio al ventiduenne di San Candido. L’età è il dettaglio che ha permesso a Sinner di programmarsi, di lavorare su se stesso senza eccessiva fretta, di scegliere un team di rinomati professionisti. Ambizione e consapevolezza. Di essere forte e poter diventare un campione.

Sinner, in cosa è migliorato

Ma quali sono i mattoncini che Jannik Sinner, sotto l’attenta guida di Vagnozzi e Cahill, sta costruendo con pazienza, uno sopra all’altro, per raggiungere i prossimi grandi obiettivi (Slam su tutti)? La risposta è ancor più incisiva e contro Alcaraz è stata un’arma decisiva: per infastidire lo spagnolo bisogna aggredire. Chi difende (vedi Musetti) non ha scampo. Sinner attacca, sempre. E viene attaccato meno, grazie a una seconda di servizio sempre più solida e rapida. Le variazioni (slice di rovescio, attacchi a rete, volée, smorzate), che Sinner sta introducendo già da un paio di anni, stanno entrando nella routine. È uno step fondamentale per assimilare determinate soluzioni e giocarle quasi senza pensare.

Sinner, ora la sfida a Medvedev

La finale di oggi a Pechino, propone come avversario dell’azzurro, Daniil Medvedev n. 3, che ha battuto il tedesco Zverev 6-4 6-3. Nelle precedenti sconfitte contro Medvedev (6 su 6), Sinner non ha però retto l’urto fisico, giocando alla pari per un’ora e mezzo, ma calando alla distanza. Umberto Ferrara, preparatore fisico di grande esperienza, sta lavorando con grande cura e attenzione sul corpo di Jannik, aumentando la massa muscolare ma non intaccando l’elasticità e la brillantezza fisica. Un percorso lungo che sta però già portando risultati importanti. Fisico e testa, ancora prima di tecnica e tattica. «Raggiungere il numero 4 del mondo è un grande risultato – ha spiegato Sinner dopo la vittoria su Alcaraz – ma sono ancor più orgoglioso di quanto io sia migliorato in questa stagione, soprattutto a livello mentale. Mi sento più forte, anche fi sicamente. Dal punto di vista atletico so di dover crescere ancora molto e sono pronto a lavorare duramente alla fi ne di quest’anno».


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