Dentro il mondo di Sinner: "I social non mi piacciono"

La conferenza sulla splendida terrazza della Fitp per celebrare la vittoria agli Australian Open è uno show tra tedesco, inglese e battute con i giornalisti. "Resto sempre un ragazzo semplice"
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Un grandissimo applauso accoglie Jannik Sinner, entrato insieme con il presidente Angelo Binaghi e la Coppa vinta all'Australian Open nella splendida terrazza all'aperto della nuova sede della Fitp. Sotto un bel sole romano, maglia bianca e cardigan elegantissimo marrone chiaro, il numero 4 al mondo è finalmente riposato, ma sempre carico. Già non vede l'ora di tornare in campo.

Sinner show tra tedesco, inglese, e le battute con i giornalisti

La conferenza stampa è uno show, non come vederlo in campo, ma quasi. Passa dall'italiano al tedesco, e traduce la domanda infinita della giornalista del TgR di Bolzano. Poi switch sull'inglese, ma prima si preoccupa degli altri giornalisti. "Lo capite l'inglese no? Spero...". Chiarisce subito che non parteciperà a Sanremo, "farò il tifo da casa, ma devo allenarmi". E poi spiega perché non gli piacciono i social: "Perché quella non è la realtà. Magari oggi sto male piango ma poi sui social posto una foto felice. IO ho tanto rispetto ma sto tanto lontano dai social. Provo ad usarli molto poco, sto vivendo meglio senza i social e continuerò a fare così".

Una grande maturità, e anche la spontaneità che lo contraddistingue quando parla di serie tv: "Ne sto vedendo una in Australia, ma qua in Italia non si vede, servirebbe la Vpn... ma io non ce l'ho eh..." ve lo dico". Un giornalista scherzando gli chiede: "Stai vincendo tanti match point anche qui oggi", e lui candidamente risponde: "Non l'ho capita".


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Il Sinner pensiero

"Come sto vivendo tutto questo? Me la prendo abbastanza tranquillamente - dice Sinner - sono contento di condividere tante emozioni con tutti voi ma nell’altro senso non c’è solo un torneo, ne abbiamo tanti. Ci sono tante possibilità di far bene ma anche di far bene, dobbiamo essere pronti però si sente l’importanza e il calore della gente che mi piace, ma come ragazzo sono come due settimane fa, un ragazzo semplice”

Sinner: "In cosa sono migliorato"

“Sicuramente sarà molto importante la programmazione, l’anno scorso abbiamo fatto molto bene, ci sono stati momenti in cui non ho toccato racchetta il fisico è abbastanza buono, ma devo migliorare ancora lì. Posso battere meglio, posso fare tutto meglio, però penso che la cosa migliore che abbiamo fatto è lo step mentale di come affrontare partite del genere”.

Sinner e la residenza a Monaco

Sinner risponde con la classica semplicità anche alla domanda scomoda, quella sulla residenza a Monaco e non in Italia: "La cosa più bella di Monaco è che ci sono tanti giocatori con cui ti puoi allenare, le strutture sono perfette e mi sento a casa. Sto bene lì, ho una vita normale e posso andare al supermercato senza problemi. Quindi sto bene lì e non cambio".


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Sinner, obiettivo numero uno

L'obiettivo è diventrare il numero uno? "La pressione dico sempre che è un privilegio, ovviamente quando le cose vanno bene hai sempre voglia di più, però sono tranquillo con il mio team a raggiungere i miei obiettivi e i miei sogni. Il mio sogno è sempre stato vincere uno Slam, ora so come ci si sente e lavoro per riviverlo. Proviamo prima a fare un piccolo passo in avanti, forse l'obiettivo è proprio quello e poi vediamo, tanto è difficile da dire".

Il duro lavoro

"Nella mia testa ho sempre detto che con il lavoro duro che uno ci mette, con le persone giuste intorno a te, il cervello e tutto è la cosa più importante. Poi come gioca il tuo avversario, il vento e quelle cose lì non le puoi controllare quindi".


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Un grandissimo applauso accoglie Jannik Sinner, entrato insieme con il presidente Angelo Binaghi e la Coppa vinta all'Australian Open nella splendida terrazza all'aperto della nuova sede della Fitp. Sotto un bel sole romano, maglia bianca e cardigan elegantissimo marrone chiaro, il numero 4 al mondo è finalmente riposato, ma sempre carico. Già non vede l'ora di tornare in campo.

Sinner show tra tedesco, inglese, e le battute con i giornalisti

La conferenza stampa è uno show, non come vederlo in campo, ma quasi. Passa dall'italiano al tedesco, e traduce la domanda infinita della giornalista del TgR di Bolzano. Poi switch sull'inglese, ma prima si preoccupa degli altri giornalisti. "Lo capite l'inglese no? Spero...". Chiarisce subito che non parteciperà a Sanremo, "farò il tifo da casa, ma devo allenarmi". E poi spiega perché non gli piacciono i social: "Perché quella non è la realtà. Magari oggi sto male piango ma poi sui social posto una foto felice. IO ho tanto rispetto ma sto tanto lontano dai social. Provo ad usarli molto poco, sto vivendo meglio senza i social e continuerò a fare così".

Una grande maturità, e anche la spontaneità che lo contraddistingue quando parla di serie tv: "Ne sto vedendo una in Australia, ma qua in Italia non si vede, servirebbe la Vpn... ma io non ce l'ho eh..." ve lo dico". Un giornalista scherzando gli chiede: "Stai vincendo tanti match point anche qui oggi", e lui candidamente risponde: "Non l'ho capita".


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