Sinner e Shelton, l'importanza dei papà e le altre cose in comune

Bryan e Hanspeter sono due figure di riferimento, fondamentali per Ben e Shelton che si sfideranno agli ottavi del Masters 1000 di Indian Wells. Leggi i dettagli
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Per Sinner arriva la prima dura prova ai Masters 1000 di Indian Wells. Agli ottavi di finale si troverà davanti Ben Shelton, giovane talento in grado di come lui di scalare in breve tempo la classifica Atp. Lo statunitense, classe 2002, si è fermato alla posizione numero 16. Sinner, classe 2001, è terzo e insidia già il secondo posto occupato da Alcaraz. Sono sicuramente tra i più grandi astri nascenti del tennis mondiale. Si sono affrontati due volte, sempre l'anno scorso e a distanza di 15 giorni: il risultato è 1-1. La prima volta a Shanghai ha vinto Shelton, poi a Vienna due settimane dopo Jannik si è preso la rivincita. 

Bryan, il papà di Ben Shelton

Hanno tanti punti in comune i due enfant prodige del tennis. A partire dall'importanza che riveste per loro il papà. Bryan Shelton è sempre al fianco del figlio, lo segue come un'ombra: è un ex tennista professionista, che ha messo due titoli Atp in bacheca ed è salito fino alla posizione numero 55 nel ranking. Ora è il coach e anche un punto di riferimento per Ben. Persona gentile e riservata, stravede per Sinner: "Jannik è un giocatore incredibile, una persona straordinaria, genuina - ha detto in un'intervista a Ubitennis -. Fuori dal campo è sempre pronto ad accoglierti, sempre sorridente, la sua gentilezza è ammirevole, lo apprezziamo moltissimo. Per quanto riguarda il tennis, per me è uno dei cinque migliori al mondo. Serve bene, gioca bene dalla linea di fondo, risponde bene agli scambi e avanza a rete correttamente. Adoro vedere questo tipo di giocatori, perché è quello che voglio anche per Ben, deve diventare un tennista completo”. 


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Hanspeter, il papà di Sinner

Anche Sinner conta molto sul papà. Non è un ex tennista, ma un grande cuoco e cura l'alimentazione di Jannik, che è un aspetto importantissimo. Inoltre quando può gli sta vicino. Hanspeter è con Jannik a Indian Wells, vive insieme a tutto il team (di cui è il cuoco ufficiale) in una grande villa di lusso che gli ha messo a disposizione Larry Ellison, boss di Oracle e del torneo Masters 1000 di Indian Wells. "Per questo torneo c’è anche lui (Hanspeter, ndr) che passa un po’ di tempo con me e la squadra - ha detto Sinner dopo la vittoria con Kokkinakis - . A casa cuciniamo insieme e facciamo anche delle attività un po’ diverse ed è qualcosa che funziona perché poi quando mi alleno o gioco la partita ho ulteriori motivazioni. Averlo qui a cucinare per me non ha prezzo. Le persone di cui ti circondi alla fine sono tutto. Avere una bella compagnia al tuo fianco durante la tua carriera, di nuovo, alla fine, è tutto. È portarti dietro una famiglia. Come ho già detto, puoi vincere dei titoli, ma la vittoria è solo un momento, vivi quel momento. Ma quel momento non è per sempre. Le persone che hai accanto sono molto più importanti, mi piace la loro compagni. Ripeto: qui per esempio c'è mio papà e questa cosa non ha prezzo, alla fine è questo quello che conta".

Il doppio sport per Sinner e Shelton

Sinner sembrava destinato agli sci, prima di trovarsi a un bivio e decidere di dedicarsi a tempo pieno al tennis. Ben Shelton invece era lanciatissimo nel football americano, e mai avrebbe immaginato che sarebbe esploso nel tennis. Il destino aveva altri programmi per loro, e alla fine possono dire di aver fatto la scelta giusta. 


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Per Sinner arriva la prima dura prova ai Masters 1000 di Indian Wells. Agli ottavi di finale si troverà davanti Ben Shelton, giovane talento in grado di come lui di scalare in breve tempo la classifica Atp. Lo statunitense, classe 2002, si è fermato alla posizione numero 16. Sinner, classe 2001, è terzo e insidia già il secondo posto occupato da Alcaraz. Sono sicuramente tra i più grandi astri nascenti del tennis mondiale. Si sono affrontati due volte, sempre l'anno scorso e a distanza di 15 giorni: il risultato è 1-1. La prima volta a Shanghai ha vinto Shelton, poi a Vienna due settimane dopo Jannik si è preso la rivincita. 

Bryan, il papà di Ben Shelton

Hanno tanti punti in comune i due enfant prodige del tennis. A partire dall'importanza che riveste per loro il papà. Bryan Shelton è sempre al fianco del figlio, lo segue come un'ombra: è un ex tennista professionista, che ha messo due titoli Atp in bacheca ed è salito fino alla posizione numero 55 nel ranking. Ora è il coach e anche un punto di riferimento per Ben. Persona gentile e riservata, stravede per Sinner: "Jannik è un giocatore incredibile, una persona straordinaria, genuina - ha detto in un'intervista a Ubitennis -. Fuori dal campo è sempre pronto ad accoglierti, sempre sorridente, la sua gentilezza è ammirevole, lo apprezziamo moltissimo. Per quanto riguarda il tennis, per me è uno dei cinque migliori al mondo. Serve bene, gioca bene dalla linea di fondo, risponde bene agli scambi e avanza a rete correttamente. Adoro vedere questo tipo di giocatori, perché è quello che voglio anche per Ben, deve diventare un tennista completo”. 


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