Sinner: "Fare l'arbitro non è il mio lavoro. Dura da accettare, ma..."

Le parole dell'altoatesino dopo la sconfitta in semifinale a Montecarlo contro Tsitsipas, su cui pesa anche il grave errore dei giudici: tutte le dichiarazioni
Sinner: "Fare l'arbitro non è il mio lavoro. Dura da accettare, ma..."© EPA
2 min
Tagssinner

"Ormai quello che è successo è successo, non ci si può fare più niente". Con la sua solita calma Jannik Sinner commenta la sconfitta contro Tsitsipas in semifinale al Masters 1000 di Montecarlo. Sulla sfida pesa gravemente l'errore dei giudici di sedia, con un colpo del rivale nettamente fuori che avrebbe garantito all'altoatesino il doppio break.

Sinner sull'errore: "Tutti possono sbagliare"

Sinner non vuole pensare all'errore di Aurelie Tourte e all'assenza dell'Hawk Eye automatico, che avrebbe facilmente corretto la chiamata sbagliata: "Voglio dire, è dura da accettare, certo. È dura da digerire perché comunque io in quel momento stavo giocando un ottimo tennis, tatticamente stava andando tutto nel verso giusto. Però, tutti possono commettere errori, anche io. Oggi è andata così. Poi mi sono venuti i crampi e probabilmente è stata anche una conseguenza di quell'episodio, perché poi sono cose che vanno nel sistema nervoso. Ho poi provato comunque a dare del mio meglio, ma non era facile, anche perché Stefanos ha alzato il livello e la direzione della partita era ormai cambiata".

Sinner: "Bisognerebbe prenderla con un sorriso"

Ancora una volta l'altoatesino conferma la sua immensa calma e gentilezza: "So che avrei potuto fermare il gioco ma non è il mio lavoro, è quello dell'arbitro. La sua posizione era molto favorevole. Ognuno di noi commette errori. Bisognerebbe prenderla con un sorriso, ma non è facile"


© RIPRODUZIONE RISERVATA