Sinner si ritira da Wimbledon per il problema al gomito? Solo in un caso…

L’infortunio al gomito semina incertezze: rebus Jannik in vista del quarto di finale con Shelton sull'erba dello Slam londinese
Lorenzo Ercoli

Jannik Sinner ha recuperato dall’infortunio al gomito? Sarà in grado di affrontare Ben Shelton? Con il calare della notte londinese, nessuno è stato in grado di rispondere con certezza ai quesiti che hanno paralizzato l’Italia del tennis, mentre il resto del mondo si "distraeva" con ciò che il campo aveva da offrire nella giornata di ieri. Comprensibili entrambe le prospettive, così come non stupisce che non sia stata annunciata una decisione affrettata, con una notte di riposo a disposizione e più di mezza giornata di margine prima del quarto di finale, in programma come secondo match su Campo 1 (dalle 14 italiane), dopo il quarto femminile tra Swiatek e Samsonova.

Wimbledon, rebus Sinner prima dei quarti

La giornata dell'azzurro è iniziata con la risonanza magnetica, annunciata in conferenza stampa pochi istanti dopo lo sfortunato ritiro di Grigor Dimitrov per l'infortunio al pettorale destro. Jannik, a sua volta, aveva lasciato l'All England Lawn Tennis and Croquet Club con il ghiaccio sul gomito. Poi, però, più nulla: dopo l’esame non è trapelata alcuna informazione. Un allenamento outdoor era stato inizialmente programmato, salvo poi essere cancellato. Con l’arrivo del tardo pomeriggio hanno iniziato a circolare voci su una sessione al coperto, nelle strutture dell’AELTC Indoor Tennis Centre, lontano da occhi indiscreti. La conferma è arrivata a ESPN da Darren Cahill, coach di Jannik e storico opinionista dell’emittente americana: «Jannik voleva toccare la palla e lo abbiamo fatto per una ventina di minuti indoor».

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Wimbledon

Il problema al gomito e i dubbi di Jannik

I più pessimisti hanno provato a sottolineare come l'assenza del fisioterapista Ulises Badio possa pesare, ma Sinner aveva già gettato acqua sul fuoco dopo l'ottavo di finale di due giorni fa: «L’ATP ha buoni fisioterapisti e c’è un ottimo dottore, non sarà un problema». Da cosa dipenderà la scelta? Sicuramente lo spiegherà lui quando sarà il momento, sperando accada dopo averlo visto in campo. Nel match contro Dimitrov, pur limitato, stava ancora lottando e già nel secondo set per un fugace attimo era riuscito a rientrare in corsa. Di contro, potrebbe non essere il caso di forzare se un referto preliminare dovesse aver evidenziato qualche rischio a lungo termine, tanto più se le condizioni oggettive del gomito gli negassero di poter competere al massimo per il titolo. Intanto, almeno a livello di classifica, ha già confermato i punti dello scorso anno, eguagliando l’approdo ai quarti.

Shelton avversario da non sottovalutare

Lontano dai riflettori e in regime di silenzio assoluto, tutte le opzioni restano aperte. Ma qualora scendesse in campo, al momento il suo warm up è fissato alle 11.30 italiane sul Campo 1, questo pomeriggio ci sarà un rivale ben agguerrito. Il fresco Top 10 Ben Shelton, un anno più giovane di Sinner, è ancora altalenante nelle 52 settimane, ma nei Major sembra in grado di cambiare marcia. A Melbourne la semifinale l’ha persa proprio contro il numero uno del mondo, mentre a Parigi ha disputato un ottimo ottavo contro il futuro campione Alcaraz. Vista la situazione, potrebbe essere la sua grande chance, contro un rivale che ha battuto una sola volta - nel primo confronto di Shanghai 2023 - prima di incassare 5 sconfitte di fila, compresa quella sull’erba di Wimbledon lo scorso anno (6-2 6-4 7-6 agli ottavi). Dopo l’ottavo con Dimitrov, Jannik ha la consapevolezza di dover fare una partita migliore in risposta, a maggior ragione per la crescita di Shelton nello scambio da fondo. Un giocatore che continua ad aggiungere armi al proprio arsenale. A prescindere dalla condizione, non si prospetta una sfida facile. Ma dopo gli ultimi due giorni di incertezza, sarebbe già un sollievo poter raccontare questo quarto di finale.

 

 

 

 


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Jannik Sinner ha recuperato dall’infortunio al gomito? Sarà in grado di affrontare Ben Shelton? Con il calare della notte londinese, nessuno è stato in grado di rispondere con certezza ai quesiti che hanno paralizzato l’Italia del tennis, mentre il resto del mondo si "distraeva" con ciò che il campo aveva da offrire nella giornata di ieri. Comprensibili entrambe le prospettive, così come non stupisce che non sia stata annunciata una decisione affrettata, con una notte di riposo a disposizione e più di mezza giornata di margine prima del quarto di finale, in programma come secondo match su Campo 1 (dalle 14 italiane), dopo il quarto femminile tra Swiatek e Samsonova.

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