ROMA-E’ stata l’estate d’oro del volley azzurro. Due titoli Europei, maschile e femminile, nella stessa stagione non erano mai stati conquistati. Con le straordinarie vittorie di Belgrado e Katovice le nazionali di Mazzanti e De Giorgi hanno cancellato un' Olimpiade che aveva lasciato tutti con l’amaro in bocca. Due trionfi che hanno radici differenti. Quello della femminile è arrivato con le stesse protagoniste di Tokyo che sono state capaci in poche settimane di resettare tutto e di ripartire per dimostrare quello che è il loro reale valore. La maschile di De Giorgi invece è una formazione giovane, chiamata a far partire un nuovo ciclo dopo il Giochi, che è stata capace di andare oltre ogni aspettativa arrivando al titolo continentale quando nessuno lo avrebbe ipotizzato.
Risultati storici. La femminile non saliva sul gradino più alto del podio dal 2009, quando la nazionale di Barbolini bissò il successo del 2007, mentre la maschile non vinceva l’Europeo addirittura da 16 anni, da quella magica edizione romana del 2005 che vide trionfare gli azzurri con in panchina Giampaolo Montali.
Salire sul carro dei vincitori ora è facile ma va dato merito al Consiglio Federale, con in testa il presidente Manfredi, di aver fatto le scelte giuste. La nazionale femminile ha continuato il suo processo di crescita con Mazzanti in panchina nel segno della continuità, aver puntato su De Giorgi per la maschile si è rivelata subito un’intuizione vincente.
Due storiche affermazioni dalle quali ripartire. L’anno prossimo sarà quello dei Mondiali. L’Italia può rivendicare di diritto un ruolo da protagonista in entrambi i tornei.