LONDRA (INGHILTERRA) - Il caso Sharapova ha sconvolto il mondo dello sport. La stella del tennis mondiale ha confessato di essere stata trovata positiva ai test antidoping a seguito dei controlli effettuati durante gli ultimi Australian Open, a causa dell'assunzione del Meldonium, un farmaco proibito dal gennaio di quest'anno, che la campionessa russa dice di aver assunto per 10 anni al fine di combattere una forma di diabete ereditario.
I TWEET - L'ex calciatore poi convertitosi al pugilato professionistico, Curtis Woodhouse, è entrato nella discussione aperta dal caso Sharapova, e attraverso twitter ha svelato alcuni retroscena particolarmente inquietanti, che gettano fango sul mondo del calcio. Secondo Woodhouse, che ora è dirigente dell'Hull United: «La droga preferita dagli atleti è la cocaina, perchè rimane nell'organismo solo 48 ore. Il lunedì mattina era una roulette russa per alcuni»
SHARAPOVA POSITIVA ALL'ANTIDOPING
reason athletes favourite drug is cocaine is because it stays in your system for 48 hours, Monday morning was Russian roulette for some ????
— curtis woodhouse (@woodhousecurtis) 7 Marzo 2016
L'ex centrocampista ha poi raccontato che quando giocava a calcio uno dei suoi manager era solito entrare negli spogliatoi dicendo: «Qualcuno ha usato droghe? Chi l'ha fatto andasse a casa».
At 1 of my clubs I played for the gaffa use to come in the dressing room and say the drug squad are in today, if your on anything go home!??
— curtis woodhouse (@woodhousecurtis) 7 Marzo 2016
La cosa più inquietante, dice Woodhouse, è che «alcuni miei compagni tornavano davvero a casa», lasciando intendere che il fenomeno droga fosse molto diffuso.
I'm not gunna lie, a good few of the lads went home!!! #TrueStory ????
— curtis woodhouse (@woodhousecurtis) 7 Marzo 2016
L'ex calciatore ha poi segnalato che mentre le sue rivelazioni venivano pubblicate su twitter, un suo ex compagno di squadra lo esortava a smettere, scrivendogli di «chiudere la c.... di bocca».
Rivelazioni queste, certamente inquietanti, ma che non trovano alcun riscontro in inchieste della magistratura inglese.
CASO SHARAPOVA: GLI SPONSOR L'ABBANDONANO