BOLOGNA - Joey Saputo sbarcherà a Bologna tra circa dieci giorni. Sarà il chairman a mettere la parola fine sul tira e molla che sta andando in onda su Donadoni. Ci sarà probabilmente un incontro tra il numero uno del club emiliano e il tecnico. L'accordo, per la verità, non è neppure necessario considerando che il contratto scade, come ha confermato lo stesso Donadoni, nel 2018. L'ex Parma apprezza la piazza, sa che qui c'è un potenziale strategico. Insomma, soldi da investire per un progetto. Per il club c'è solo una certezza: la presenza di Donadoni in panchina è imprescindibile per il percorso di crescita. Corvino non l'ha mai nascosto: "Donadoni resta al 101%". Una percentuale che va oltre il 100% perché il ds ha già vissuto in passato un’esperienza simile con Prandelli a Firenze.
TOTOCT: DONADONI SCAVALCA MANCINI
PANCHINA MILAN TRA DONADONI E DI FRANCESCO
SUSSURRI AZZURRI - Tutti vogliono Donadoni, ma il Bologna di più. E' saltato in sella in corsa cambiando marcia a una squadra che stava al terzultimo posto. A gennaio, dopo la vittoria a San Siro, viene eletto come potenziale candidato alla panchina del Milan con tanto di tributo dello stadio. C'è emozione. Lui stesso lo ammette. "Mi sono commosso". Ma ringrazia e rimanda il discorso al futuro. Negli ultimi giorni si è accesa la corsa alla panchina della Nazionale per il dopo Conte. Da Coverciano si rincorrono sussurri azzurri: per Donadoni potrebbe essere una rivincita anche se lui non la vivrebbe come tale. "L'unica cosa reale adesso è il Bologna", ha detto pochi giorni fa. L'incontro con Saputo può mettere la parola fine alla telenovela.