La lezione della Curva Nord Catania: "I seggiolini rotti li ripaghiamo noi"

In occasione della partita con il Crotone si era registrato l'episodio vandalico, a margine di una serata di straordinaria passione con 18.800 spettatori sugli spalti. Gli ultrà rossoazzurri hanno preso posizione: "Chiediamo scusa, condanniamo il gesto e pagheremo con i nostri soldi tutti i seggiolini rotti"
La lezione della Curva Nord Catania: "I seggiolini rotti li ripaghiamo noi"© LAPRESSE
Xavier Jacobelli
4 min

In un tempo andato, ho avuto l'opportunità di conoscere i tifosi ultrà del Catania. Era l'estate del 2002 e il Corriere dello Sport che dirigevo si batteva per i diritti della loro squadra, incredibilmente vessata. Mi colpirono la passione e l'entusiasmo dei sostenitori etnei, soprattutto perché mai venuti meno nei momenti più difficili e delicati vissuti dal club rossoazzurro, espressione della meravigliosa città e dell'altrettanto meravigliosa gente che ne mena vanto. Così, quando ho letto la presa di posizione del Curva Nord catanese, ho trovato conferma che nel mondo ultrà ci sono inesauribili storie da raccontare.

Catania, i seggiolini rotti del Massimino

Come questa che parla dei diciassette seggiolini rotti allo stadio Massimino, in occasione di Catania-Crotone, gara inaugurale del girone C della Serie C che ha registrato la straordinaria presenza di 18.800 (diciottomilaottocento) spettatori. Alla notizia dell'episodio vandalico, il sindaco di Catania, Enzo Trantino, aveva reagito con legittima indignazione: "Abbiamo corso per consegnare il Massimino per la prima di campionato. Un colpo d’occhio straordinario che ha attirato i consensi di tutti gli osservatori. Abbiamo deciso, come negli stadi più civili, di arredare con i seggiolini anche le curve. Dopo la partita di ieri, diciassette sono andati già distrutti. Vorrei sperare sia casuale, ma poco cambia; è la dimostrazione dell’ incuria di molti nostri concittadini per la cosa pubblica: si chiami strada, marciapiede, arredo urbano, è come se non riguardasse una buona parte di noi. Il problema è che chi mostra disinteresse, in altri luoghi osserva la disciplina. Ma ci vogliamo veramente fare così tanto male? Io so che come Amministrazione abbiamo il dovere di compiere il massimo sforzo per trasmettere il valore del rispetto per i cittadini in ogni cosa che facciamo; così sarà più facile che i catanesi ricambino, prestando attenzione per tutto quanto è “nostro” (di tutti) e non terra di nessuno. Cominciamo, però, dalle piccole cose, come lasciare integro ciò che è stato appena riqualificato e che costituisce un biglietto da visita della città. Sarebbe un tradimento amare la squadra del Catania, ma non amare altrettanto Catania".

Catania, la replica della Curva Nord

La risposta della Curva Nord etnea è stata rapida e concreta: "Dopo la prima partita di campionato, Catania-Crotone, sono stati trovati alcuni seggiolini rotti dello stadio. Sul tema sono usciti tantissimi articoli di diverse testate giornalistiche online e, purtroppo, in alcuni di questi, e soprattutto nel dibattito che ne hanno scaturito, emerge quasi un’ostilità nei confronti dei gruppi organizzati, come se fossero certamente i responsabili dei fatti, come se la parola “curva” fosse sinonimo di “inciviltà”. Ci dispiace molto. Noi sappiamo chi siamo e quali sono i nostri obiettivi: sostenere i nostri colori allo stadio vuol dire sostenere con forza e tanta gioia anche questa città! Pertanto ci tenevamo innanzitutto a scusarci a nome di tutti: condanniamo i gesti non accidentali che hanno portato alla rottura di questi seggiolini, e proprio perché amiamo i nostri colori e tutto ciò che ruota attorno, per questa volta pagheremo con i nostri soldi tutti i seggiolini rotti della Curva Nord, nella speranza che da un lato si ponga fine alla retorica e alle speculazioni intorno al tifo organizzato che invece, proprio negli ultimi anni, ha avuto il merito di aver portato allo stadio tanti giovani e tante famiglie, e dall’altro ci si possa prendere più cura della nostra casa calcistica!". Così si fa.


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