© ANSABERGAMO - Il muro è sempre più alto, la Juventus ci si appoggia perché sa di trovare il naturale sostegno. La rete di Andrea Barzagli, che mancava da quasi 4 anni, e quella dell’altro eroe per caso Lemina permettono alla squadra di Allegri di superare l’Atalanta e riportarsi a +3 sul Napoli di Sarri, vittorioso nello splendido 3-1 serale contro il Chievo. Venerdì arriva il Sassuolo, mercoledì invece sarà solo Champions con la trasferta dell’Allianz Arena.
RIECCO ‘EL TUCU’ - Max Allegri decide di dare un’ulteriore opportunità a Pereyra, dopo la non esaltante prestazione nello 0-0 di Bologna. Proprio da un’invenzione del trequartista argentino, definito dall’allenatore «il nuovo acquisto dei bianconeri» a poche ore dalla chiusura del mercato invernale, nasce la prima palla gol della Juventus, non concretizzata da Khedira. Dalla parte opposta prova a farsi notare Cigarini, ma la conclusione dell’ex centrocampista del Napoli è strozzata e non porta affanni alla porta di Buffon.
BARZAGLI DOPO QUASI 4 ANNI - La Juventus passa in vantaggio al 24’ e stavolta Dybala e Mandzukic lavorano soltanto da coprotagonisti: la Joya e il croato creano, Barzagli – sotto porta e tenuto in gioco dall’ingenuità di De Roon – la mette dentro, trovando il primo gol stagionale e il secondo in maglia bianconera. L’altro, sempre contro l’Atalanta, il 13 maggio del 2012. Su rigore, nel giorno del giro di campo e del commosso addio alla leggenda Del Piero. L’olandese ha voglia di riscatto e tenta di rimediare poco prima della fine del primo tempo, quando lascia partire un destro che è sì potente, ma non preciso.
KILLER IN FERIE - La presunzione di Sportiello, materializzatasi improvvisamente in un dribbling imprudente e per niente produttivo, concede a Mandzukic la prateria per il 2-0, non sfruttata dal gigante perché contrariamente alla stazza offre una caramella a Toloi, a presidio della linea di porta. Si accende Dybala, nerazzurri saltati come birilli in una serata di calcetto tra amici, con Pogba che spreca sul fondo. Nel finale sale il vigore dell’Atalanta, l’insidioso traversone di Diamanti – entrato in campo al posto di Cigarini – è spazzato in corner da Bonucci e Toloi manca l’impatto con il pallone per una questione di centimetri.
SUPERMARIO - A riportare calma e serenità è lo strabiliante dribbling di Lemina, quest’oggi in versione SuperMario, che d’esterno supera Sportiello e regala il raddoppio alla Juventus (86’). Buffon (836 minuti di imbattibilità) salva su Masiello, poi Morata rimpiazza Dybala e Valeri assegna sei minuti di recupero nei quali l’Atalanta non riesce a impensierire gli avversari.
IL COMMENTO DI ANDREA RAMAZZOTTI
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