Addio a Barone, la disperazione della Fiorentina
E adesso la Fiorentina è disperata, perché tutto questo non ci sarà più, riconoscendo in lui, nell’uomo e amico Joe, l’anima di chi si è dedicato alla causa viola con uno slancio che non è facile trovare. Neppure richiesto a chi era nato a Pozzallo in Sicilia, catapultato bambino a New York (Brooklyn) nel 1974 e là nella Grande Mela diventato adulto con le prime esperienze lavorative nel settore bancario, prima d’incontrare Rocco Commisso e fare la conoscenza dell’imprenditore anch’egli italo-americano che ne avrebbe indirizzato per sempre il corso professionale inserendolo in Mediacom e poi, accomunati entrambi dalla sfrenata passione per il calcio giocato in gioventù, nei Cosmos e alla Fiorentina. Rocco Commisso che ora piange l’amico fraterno e oggi sarà a Firenze per rendergli omaggio nella camera ardente allestita al Viola Park (dalle 9 alle 21) e che venerdì l’accompagnerà a Pozzallo (la città che ha dato i natali a Giorgio La Pira, il sindaco più illuminato di Firenze e di questo Joe Barone andava molto fiero), dove sarà allestita una nuova camera ardente e sabato celebrata una messa, mentre le esequie si terranno la settimana prossima negli Stati Uniti.