Joe Barone, l'eredità
Joe Barone lascia un vuoto dentro la Fiorentina che non sarà comunque semplice colmare pur ridisegnando linee guida e compiti, quel vuoto che esprimevano gli occhi smarriti di Italiano e dei calciatori viola (Biraghi e Milenkovic tra i più colpiti senza fare una inutile classifica del dolore, ripiombati in un incubo come sei anni fa per la tragica scomparsa di Davide Astori nel ritiro a Udine), che all’Ospedale San Raffaele sono rimasti aggrappati ad una speranza che via via si è sfilacciata sotto il peso dell'ineluttabile. Barone lascia un vuoto in chi l’ha conosciuto e l’ha apprezzato, e anche in chi ha avuto con lui contrasti decisi, contrapposizioni di pensiero che spesso mettevano in risalto l’interesse comune del contendere: la Fiorentina. Non sarà più possibile farlo per sottolineare le tante cose giuste fatte a favore della Fiorentina, oltre che per rimarcare gli errori da cui ripartire. Però, un modo l’aveva già trovato inconsapevolmente per colmare il vuoto che avrebbe lasciato e questo modo si chiama Viola Park. Il centro sportivo più grande d’Europa voluto da Rocco Commisso per regalarlo alla Fiorentina e a Firenze: lì dentro c’è e ci sarà sempre l’uomo, l’amico e il dirigente viola che è stato Joe Barone.