Milan, mancano anche i giovani Diavoli

Leggi il commento sulla situazione dei rossoneri e del loro settore giovanile
Milan, mancano anche i giovani Diavoli© AC Milan via Getty Images
Franco Ordine
4 min

Là dove c’era una miniera d’oro, oggi si comincia a intravedere solo qualche bagliore. La miniera d’oro era il settore giovanile del Milan già florido nella stagione dell’avvento (febbraio 1986) di Silvio Berlusconi (Baresi, Maldini, Costacurta, Evani, tutti provenienti da quella scuola sulla cui cattedra insegnava Italo Galbiati, storico collaboratore prima di Sacchi e poi di Fabio Capello), poi via via trasformata in una sorta di fabbrica del successo. A fine ciclo berlusconiano, Adriano Galliani consegnò alla gestione successiva di Fassone-Mirabelli quattro esponenti di grande spessore (Donnarumma, Calabria, Cutrone e Locatelli, tutti scoperti e condotti a Milanello da Mauro Bianchessi) che presero poi vie molto diverse una dall’altra. Di quel prezioso allevamento nell’attuale Milan americano è rimasto Davide Calabria, classe 1996, capitano e isolato esponente della pattuglia dal passaporto italiano. Da allora, con un viaggio tormentato pari a quello del club, anche il settore giovanile del Milan ha compiuto la traversata del deserto prima di giungere ai risultati più recenti e cioè per due volte la Primavera allenata da Ignazio Abate si è qualificata agli ottavi cella Youth League, la Champions dei pari età che replica i gironi europei. È stato un lungo e faticoso viaggio, scandito da qualche rovinosa caduta (la retrocessione, con Giunti allenatore, nella serie B del campionato Primavera) e dalla risalita guidata da Angelo Carbone, uscito di scena a giugno scorso e oggi rimpiazzato dal prof. Vincenzo Vergine, già responsabile alla Roma.

Milan, si prepara Simic

Questo scenario aggiornato è la spiegazione, parziale, dell’assenza di un difensore della Primavera sulla panchina di Milan-Borussia, a tal punto da far ricorso - per l’accidente muscolare toccato a Thiaw - a Krunic, adattato al ruolo. C’è una parziale spiegazione regolamentare: per essere iscritti alla lista B bisogna avere alcune caratteristiche (nati prima del 1 gennaio 2002, oppure due anni di attività dal 15º anno di età). Di qui l’assenza del più promettente difensore di quel gruppo, destinato col Frosinone a essere convocato così da finire al fianco di Camarda: Jan-Carlo Simic, nato in Germania da papà bosniaco e mamma serba, acquistato dall’under 19 dello Stoccarda (gestione Maldini-Massara). Ha già debuttato in rossonero durante la tournée estiva negli Usa (amichevole contro il Real Madrid di Ancelotti) e si prepara ad affacciarsi a San Siro sabato sera contro il Frosinone. Con Simic fa coppia un francese di 19 anni, Clinton Nsiala: a lui Abate non può rinunciare perché sabato c’è lo scontro diretto con la Lazio. Fine della rassegna. Con un post scriptum per Stefano Pioli: buona fortuna.


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